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«Commedia e dramma, il bello di Reality»

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Espiega così, a caldo, perché il film italiano ha vinto: «Alcuni giurati sono stati colpiti dalla miscela di humour e dramma che c'è in "Reality". Ha ricordato a parecchi di loro il rinnovamento della tradizione della commedia all'italiana». Ma quando lo incalzano e gli chiedono se il verdetto era stato unanime, ha spiegato: «Non l'ho votato solo io e del resto non si è raggiunta unanimità su nessun film tra quelli entrati nel Palmares». Come fosse la vigilia dei giurati lo ha documentato il presidente del Festival di Cannes, Gilles Jacob. La foto della «sala della deliberazione», il cappello di Ewan McGregor, le «belle mani» di Diane Kruger, Jean-Paul Gaultier in piena concentrazione, ma soprattutto Moretti pensieroso o mentre discute in camicia quasi hawaiana li ha scaricati con foto e commenti in diretta via twitter sgattaiolando nelle stanze segrete dove si è riunita la giuria. «Habemus palmam? Il presidente Moretti in piena discussione», è un messaggino di Jacob a commento di una foto del regista ripreso mentre parla con gli altri giurati. Poi via via altri dettagli fino all'arrivo della giuria sulla Montee des Marches e le foto di un Moretti trasformato, in smoking e papillon nero. Oltre al presidente Moretti, la giuria era composta da Andrea Arnold, Diane Kruger, Raoul Peck, Ewan McGregor, Emmanuelle Devos, Hiam Habbas, Alexander Payne e lo stilista francese Jean-Paul Galtier.

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