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Tangenti Gomorra? Ascoltato Garrone: «Io non c'entro nulla»

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Ilregista, che è l'unico italia in concorso a Cannes con il suo «Reality», e che arriverà al festival il domani, sfoga la sua amarezza in una dichiarazione alle pagine di Napoli de La Repubblica: «Ma vi siete chiesti perchè questa storia, che sta lì almeno da tre o quattro mesi, viene tirata fuori adesso? Perchè proprio ora che ho un film da portare a Cannes?». Per poi spiegare: «Intanto io non c'entro nulla, assolutamente nulla con i movimenti di denaro». La circostanza era stata riferita dal pentito del gruppo Setola, Oreste Spagnuolo, secondo il quale sarebbe stata pagata una tangente di 20mila euro. Il collaboratore precisò di aver appreso la storia della tangente da Alessandro Cirillo, soprannominato "o sergente", esponente di primo piano della cosca. Ieri negli uffici della procura al Centro Direzionale, sia il pentito sia il regista sono stati ascoltati da due pm che conducono le inchieste sulla camorra del Casertano, e oggi la notizia è in prima pagina anche sul Mattino di Napoli. Garrone ha escluso che siano state pagate somme di denaro al clan, confermando di aver incontrato durante la lavorazione del film Alessandro Cirillo che gli fu presentato da Bernardino Terracciano, uno degli attori che in Gomorra interpretò il ruolo di camorrista. L'episodio al centro dell'inchiesta è stato riportato nel libro della giornalista Daniela De Crescenzo «Confessioni di un killer» incentrato sui delitti del gruppo Setola, la cosiddetta fazione stragista del clan dei Casalesi. Intanto in «Reality», una commedia che si dice diventi sempre più acida mano a mano che va avanti è protagonista Luciano un pescivendolo napoletano, uno molto simpatico, che viene spinto dalla sua famiglia variopinta e obesa a concorrere per diventare concorrente al Grande Fratello. «Non è un film sul Grande Fratello - dice Garrone - Dopo "Gomorra" volevo fare qualcosa di diverso, cambiare registro completamente, se i risultati sono andati in quella direzione, strada facendo la commedia si è un po' incupita. Resta un film che è un po' una fiaba, non è di denuncia, qualcosa contro la tv, piuttosto è un racconto popolare e semplice». Protagonista del film, insieme con Loredana Simioli, Aniello Arena un uomo di 43 anni dal passato burrascoso. Arena, infatti, è un ergastolano che è diventato attore, e sembra anche molto bravo, al teatro della Fortezza del carcere di Volterra. Chiaramente, come è già avvenuto ai protagonisti detenuti di «Cesare deve morire» dei fratelli Taviani al Festival di Berlino, non potrà partecipare nè alla conferenza stampa ufficiale di Cannes e tantomeno ritirare la Palma d'Oro come miglior attore se mai dovesse accadere di vincerla. Unica attrice famosa di Reality, Claudia Gerini che fa la conduttrice del Grande Fratello.

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