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Kaspar: Torno in tv e sarò un prete ne «Le tre rose di Eva»

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Quelleche prendono parte a «Ballando con te» condotto dalla Carlucci, domani in prima serata su Raiuno. Persone comuni a capo delle quali ci sono personaggi famosi. Nel cast Kaspar Capparoni, che ha vinto l'edizione passata di «Ballando con le stelle». Attore, scrittore e padre. Con la passione per il ballo. Kaspar Capparoni, un ritorno a "Ballando". Come mai? «È nato tutto così, un po' anche per gioco, per salutare gli amici. L'ultima serata mi avevano chiesto se potevo venire come "vincitore" e quant'altro. È nata così, per ringraziare tutti». Il ballo fa parte della sua carriera? «Il ballo è un mio piacere personale. Mi ha segnato nel mio percorso. La carriera è tutta un'altra cosa. Sono 30 anni che lavoro tra il teatro e il cinema. C'è anche il ballo che però, in realtà, non è così fondamentale. L'ho fatto per il mio piacere: mettermi in gioco da solo». Dal 4 aprile la vedremo in tv con «Le tre rose di Eva» (Mediaset). Qual è la trama? «Faccio parte di una famiglia, sono il più grande di tutti ma ho fatto una scelta di vita diversa che mi ha portato a essere in grande conflittualità con il resto della mia famiglia. Avrei voluto seguire le orme di mio padre, un padre padrone assassinato. E invece ho fatto un altro tipo di percorso. Mi trovo a osteggiare i miei stessi fratelli. È una storia piuttosto travagliata e io sono nel mezzo di questa bagarre». Attore, ora ballerino. E la vita privata? «È un bel problema per me. Non vorrei mai rinunciare alle mie velleità e ai miei piaceri. Non tralascio nulla al caso e cerco sempre di fare tutto nel migliore dei modi. Ho dei cuccioli, i miei 8 cani e i figli, che certo non vogliamo mettere da parte». Il suo abbandono a Rex è definitivo? «Non è definitivo, fin quando terranno queste puntate che non sono mai uscite. Era la mia ultima serie. Sono rimasto sempre nell'oblio e Rex, ormai, è finito con me da circa due anni a mezzo-tre. E poi uscirà la nuova serie con tutto ciò che si porterà dietro. Diciamo che ho concluso in maniera piacevole». I suoi progetti futuri, in tv? «Ci sono delle idee: e siamo in attesa, a giorni, per cercare di metterle in pratica. Sia da parte di Mediaset che da parte della Rai. Vediamo, devo ancora capire cosa poter fare. Raramente sbaglio nelle scelte che faccio: cerco di non farmi prendere dalla frenesia». Come procede la sua attività di scrittore dopo «Il capobranco» (Rizzoli)? «Ce ne ho uno di libro, è la storia di un film. Una storia molto bella, vedremo». Si chiamerà "Abbey road". È finalizzato all'uscita di un film? «Sì, è per una sceneggiatura. Un romanzo breve, non certo lunghissimo. Pensavo alla Rizzoli». Una storia d'amore. «No, è una storia d'amicizia. Le amicizie sono più importanti». Ha mai pensato di entrare a far parte di un reality show? «No, certo. Non direttamente. Un talent è già un'altra cosa. A "Ballando" si richiedono delle qualità interpretative ma andare a mettermi lì... Si iniziano a dire sciocchezze. Non mi interessa».

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