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di Antonio Angeli Nella sua biografia campeggiano tre parole: poeta, scrittore e sceneggiatore, ma Tonino Guerra è stato soprattutto un filosofo, un teorico della vita e dell'umanità.

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Unpo' filosofo e un po' poeta. Un grande della nostra cultura divenuto famoso anche per le sue frasi, per i suoi aforismi acuti e toccanti. «La luna è l'unico astro che nasce dietro le montagne e tramonta dentro di noi», ecco Guerra nel suo lavoro ha pennellato la vita, la natura e il genere umano. «Non ho mai tempo di rispondere alle lettere che mi scriverai»: un genere umano che ha spesso fretta e per questo dimentica le cose veramente importanti, quelle per le quali vale la pena di vivere. «Tutte le volte che preparo un pacco, finisce che mi trovo chiuso dentro»: un'umanità persa, ma che si perde da sola, tra le sue consuetudini e la ricerca continua di certezze che non è possibile avere. Questa incertezza nella vita, che insegue tutti e non c'è modo di sconfiggere, di allontanare, ma bisogna solo imparare a conviverci, viene espressa con queste frasi brucianti, immediate. «Se faccio finta di fumare mi cade la cenere addosso», sì, perché la non-reltà, la fantasia, le convinzioni diventano più solide della materia. Tonino Guerra in tutte le sue manifestazioni artistiche, e ne ha frequentate parecchie, anche figurative e non solo poetiche, mette al centro dell'attenzione l'uomo e le sue debolezze: la sua incredibile capacità di perdersi in un bicchiere d'acqua: «Tutte le volte che sto per affogare mi dimentico di chiedere aiuto». L'uomo è disperato, ma non senza speranza perché è piccolo, ma sa essere grande. «Le cose che si perdono non hanno voglia di farsi trovare»: ma lui, Tonino, di cose ha sapute ritrovarne parecchie, a cominciare da quella speranza che, internato in un campo di concentramento del 1943, sembrava proprio non potersi concedere. Così cominciava la carriera di filosofo-poeta e di gran narratore di storie di quest'uomo che sarebbe diventato, con le sue sceneggiature e i suoi libri, celebre nel mondo. Guerra viveva la sua filosofia di vita in modo assolutamente creativo e la parte più corposa di questa sua creatività si diresse verso la sceneggiatura, ma sicuramente non solo. Amava le «frasi celebri» e ne è stato uno dei più indefessi creatori. Dei suoi aforismi è piena la sua casa, i suoi scritti, i film che scriveva con mano sempre giovane e sempre esperta. «Non è vero che uno più uno fa sempre due; una goccia più una goccia fa una goccia più grande». E forse è questo il più importante insegnamento lasciato da Guerra: saper andare oltre l'aritmetica e le la legge delle probabilità... perché l'uomo è altro: «In autunno, il rumore di una foglia che cade è assordante perché con lei precipita un anno».

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