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La Gioconda dei misteri.

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«LaGioconda» è famosa quanto basta da attirare frotte di turisti da tutto il mondo: mettersi in fila, cercare di muoversi per cercare di capire dove guardino gli occhi. Gli studi fatti sul quadro, i tentativi di furto e la richiesta da parte dell'Italia di restituzione dell'opera d'arte, un po' come l'obelisco di Roma restituito agli egiziani. Caso diversissimo, visto che l'opera non fu trafugata, come sostengono da sempre i francesi che la espongono al Louvre. Celebre il tentativo di furto di Vincenzo Peruggia, che cercò di portarla via nel 1911. Ora, la sua foto segnaletica è stata battuta all'asta per oltre 3 mila euro. È italiano l'acquirente della foto segnaletica di Vincenzo Peruggia, imbianchino che nel 1911 rubò la Gioconda. Lo ha reso noto la casa d'aste parigina Tajan, che aveva messo all'incanto lo scatto. La foto era stata realizzata da Alphonse Bertillon, inventore del metodo di schedatura antropometrica, nel 1909, quando Peruggia ebbe i suoi primi guai con la giustizia transalpina. La storia è questa. La Gioconda di Leonardo da Vinci è celebre, ma lo è ormai anche Vincenzo Peruggia, imbianchino di Luino, che cercò di rubarla dal Louvre nel 1911. La sua foto segnaletica è stata battuta all'asta a Parigi per 3.825 euro, andata a un compratore italiano. La Gioconda sparì dal museo parigino per più di due anni. Per tutto questo tempo la polizia brancolò nel buio, arrivando a sospettare del furto addirittura Guillaime Apollinaire e a interrogare insieme il poeta francese e Pablo Picasso, amici per la pelle finché l'uno non accusò l'altro. Fu lo stesso Peruggia, dopo aver tenuto per ventotto mesi il quadro, a farsi vivo l'11 dicembre del 2013 con un antiquario fiorentino affermando che aveva con sé la tela, e che l'aveva rubata per motivi patriottici, ritenendo - erroneamente - che fosse tra le tante opere d'arte rubate dai francesi (Napoleone in primis) nelle loro calate in Italia. Il quadro, invece, fu acquistato dal sovrano francese Francesco I di Valois. Peruggia era stato impiegato del Louvre ed era stato egli stesso a incorniciare il dipinto di Monna Lisa. Portarla via dal Louvre non fu un problema: se la infilò sotto il cappotto e uscì dal museo.

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