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Quella strana coppia del folk postmoderno

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L'exleader dei Talking Heads e il re del tropicalismo brasiliano sono da tempo fan l'uno dell'altro. Nessuna sorpresa, dunque, che nella primavera del 2004, quando Veloso tenne una settimana di concerti alla Carnegie Hall di New York, avesse pensato di invitare Byrne, per condividere un set prevalentemente acustico, ciascuno alle prese con il proprio repertorio, più una riuscita "Dreamwold" scritta a quattro mani. Qui la follia avantgarde-post new wave dello statunitense corrobora la più languida cifra stilistica del sudamericano, tra una "Life during wartime" e una "Voce é Linda" che cercano una strada comune verso un solo folk postmoderno.

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