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Viva il pop italiano, questa è musica

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Alessandro Casillo, vincitore nella sezione Giovani del festival di Sanremo 2012

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SANREMO Sapete cosa dovete farci con il vostro pallottoliere, cari geni di Sanremo? Questo sembrava il senso dell'aeroplanino di carta planato in zona Ariston mentre Morandi, sempre con la lingua impastata di Coccoina, cazzeggiava con Papaleo. Il warning del direttore generale Lei faceva tremare i vetri più di un acuto di Ella. Gli ascolti della serata internescionneeel avevano visto una risalita (45,6 per cento e 12,7 milioni di spettatori) dopo il flop di mercoledì. Ma il confronto con l'anno scorso restava perdente: e ti credo, il 50 era stato superato con il discorso di Benigni sull'Unità. Quello era l'esempio top del coniugio di «qualità e ascolti» chiesto dalla direzione generale. Quest'anno, i numeri sembrano avvelenati in ogni caso. Ministrelle. La Fornero ha buttato la tv dalla finestra? Risponde la Cancellieri: «Ma ci lavorano anche donne con grande dignità». Chissà in che categoria rientra la talentuosa Belen. La farfallina era il vecchio logo Rai: uno spot subliminale? Di certo, i dettaglianti registrano un boom di vendite dei nude-slip che lei forse usava, forse no, scendendo dalla scala, impippandosene delle querelle. Satchmina. Alla Ferilli tutto si può dire, ma non che le manchi un certo spiritaccio. Nel pomeriggio aveva riconosciuto che «Belen è bella e coraggiosa», poi, sollecitata da Morandi, ha ammesso che Celentano le era piaciuto tantissimo, e anzi, «io avrei detto due o tre cose in più». Un'intervista tra alti e bassi (e l'omaggio ad Armstrong) che però spezza il ritmo della gara, con l'erotomane Gianni a confessare che lui conserva ancora il calendario con Sabrinona. Replica: «Bravo, tiettelo, che quelle cose nun se vedono più». Una protoBelen, giallorossa come Papaleo. A proposito di qualità e ascolti, giovedì Rocco aveva fatto il boom (insieme alla superlativa Patti Smith...) con "La foca". Che è diventato il tormentone trash del festival, e infatti il co-conduttore l'ha riproposto, spiegandone la genesi: «La foca? Era il gesto di esultanza di Daniele De Rossi dopo aver segnato contro la Juve. L'aveva visto fare a me». Ecco perché la trattativa sul rinnovo del contratto di Capitan Futuro si era rivelata complicata: c'era di mezzo Sanremo. Papaloden IV. Il mantra sullo spread e lo share è peggio della foca, Rocco sa che per far ridere deve puntare dritto su Morandi. Dopo essersi finto trombonista per la Ferilli, ha sbertucciato il padrone di casa: «Ma pensavi davvero che suonassi io? Hai proprio mantenuto l'ingenuità del ragazzo di Monghidoro». Con lui diventano tutti Luca e Paolo. Benvenuti al festival. Alessandro Siani funziona, almeno nei tempi di un monologo. È standing ovation quando dice che «i francesi hanno la puzza sotto al naso perché non hanno il bidet», e che «gli americani hanno accolto il professore, mentre quello bassetto che veniva prima chi era? Il bidello!». Per come tiene il palco, è un'opzione per il 2013. Ivanka da Yellowstone. Gli orfani della farfallina non si danno pace: sì vabbè, la puledrona non è male, ma perché ride come Yoghi quando il ranger non c'è? Siani: «Che torni Belen: Mazza e Mazzi, faccio appello ai vostri cognomi!». La sòla. In pieno ripescaggio, giovedì, i Marlene Kuntz hanno ospitato Samuel dei Subsonica, a televoto aperto. Qualcuno li aveva avvertiti che erano già stati eliminati e tanto valeva suonarsela da nazionale del rock? A notte fonda Godano diceva: «Il regolamento lo permetteva», ma forse era una beffa. Marano, mandato qui per controllare la macchina etc, ci diceva: «Ma io che ne so chi era quest'altro chitarrista?». Ecco. Duetti tricolori. Ma sì, la serata autarchica è venuta meglio di quella internescionnell. Sentito che brividi per il duetto Noemi-Curreri? E il magnetismo animale di Nina (Gianni la chiama "Nila") Zilli-Bosso? Finardi–Servillo con un ensemble di gitani accanto ai ragazzi del conservatorio? Arisa è entrata nel set nobile del nostro pop accanto a Pagani e Giovanardi. Arioso Renga con il coro Scala & Kolacny. Invece Emma e la Amoroso sembrano sull'orlo di un crollo (piangono, mentre se ne vanno) e Platinette affonda i Matia prima della sua stoccata anti-omofobia («Io adoro gli eterosessuali»). Occhio all'imboscata per la vittoria di D'Alessio-Bertè travestiti da ggiovani, complice Fargetta. Fuori, intanto, Matia e Civello. I giovani. Con "È vero (che ci sei)" trionfa il vincitore annunciato, il 15enne Alessandro Casillo (il Justin Bieber italiano), già molto esposto televisivamente grazie a Gerry Scotti e "Io canto". Ma il futuro è tutto di Erica Mou (per lei Premio della Critica) e di Marco Guazzone. Andranno lontano, seguiti dal nostro applauso.

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