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«Captive» nei meandri delle Meteore

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MentreStathopoulous racconta la poetica storia d'amore tra un monaco e una suora vissuta ai piedi dei monasteri di Meteora, nel nord della Grecia, ubicati su altissime torri di roccia, «Captive» affronta una tematica d'attualità. Un gruppo di turisti che cercano l'esotismo sulle spiagge delle Filippine vengono presi come ostaggi da una cellula militare dei separatisti islamici del gruppo Abu Sayyaf e nel parapiglia finiscono tra gli ostaggi anche una cooperante francese (Huppert) e una sua collega filippina. «Ho conosciuto Brillante Mendoza - ha detto Huppert - nel 2009 a Cannes quando presiedevo la giuria e lo abbiamo premiato. Poi mi ha avvicinato qualche mese dopo in Brasile e mi ha proposto il suo nuovo progetto, ho accettato subito: non scelgo tanto i copioni quanto le persone e ho immediatamente avvertito che lavorare con Mendoza sarebbe stata per me una nuova sfida. Abbiamo girato in circostanze estreme, spesso pericolose, e certamente alla fine eravamo tutte persone diverse». Fuori concorso ha invece colpito «Shadow Dance» di James Marsh, incentrato sulla storia di una terrorista dell'Ira, arrestata dopo aver tentato di far esplodere una bomba a Londra, che viene messe di fronte ad un ultimatum e si trova costretta a collaborare col M15: se vorrà rivedere su figlio dovrà tradire i suoi cari e tutto ciò in cui crede. Qui l'agente Clive Owen affianca la bella e misteriosa Andrea Riseborough (di recente lanciata nel film «E.W» di Madonna), in un thriller fatto di silenzi, rievocazioni politiche e grande suspense. L'hollywoodiano Clive Owen ha scaldato oggi l'atmosfera berlinese, mentre i Brangelina continuano a mandare in tilt la Capitale tedesca. Dopo una notte passata al Brochard, la Jolie ha annunciato che tornerà a recitare in film d'azione. Din. Dis.

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