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«Musiche: suoni e visioni» è la rassegna dei giovani

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Finoal 15 febbraio sono aperte le iscrizioni online per la prima edizione di «Musiche: suoni e visioni di Roma Capitale», un'iniziativa congiunta dell'Assessorato alle Politiche Culturali del Comune e dell'Azienda Speciale Palaexpo. L'iniziativa nasce con l'obiettivo di promuovere e valorizzare i migliori talenti nati o residenti nella Capitale, senza passare attraverso gli inflazionati talent show o le etichette discografiche. «Era necessario un censimento dei talenti emergenti della Capitale - sottolinea l'assessore Dino Gasperini - ma soprattutto con questo festival vogliamo offrire un palcoscenico a chi non ha un luogo dove esibirsi». «Il sottotitolo dell'iniziativa - ha spiegato il direttore artistico Guido Bellachioma - potrebbe essere "non mi manda Picone". Non ci devono essere raccomandazioni: va avanti solo chi ha talento». La rassegna è rivolta a tutti gli artisti, solisti o gruppi, che portano composizioni originali, anche solo strumentali, tranne il jazz e la musica classica. Sono escluse cover di qualsiasi tipo e non sono ammessi gruppi o solisti che abbiano pubblicato più di due dischi. Non esistono barriere stilistiche o linguistiche e per le canzoni straniere bisognerà inviare anche il testo originale, con la traduzione in italiano. L'iscrizione, completamente gratuita, può essere effettuata tramite il sito www.mu È possibile inviare una sola canzone, in formato mp3, della durata massima di 7 minuti. La direzione artistica di «Musiche» selezionerà tra le canzoni inviate 64 gruppi o solisti, che parteciperanno alle 16 serate eliminatorie presso la Casa del Jazz e il Jailbreak Live Club, dal 23 febbraio al 16 maggio, tutte a ingresso gratuito. Le due finali si terranno alla Casa del Jazz il 30 e il 31 maggio. I primi dieci classificati saranno ospitati negli spazi musicali dell'Estate Romana e i primi quattro incideranno anche venti minuti ciascuno all'interno di una compilation distribuita insieme alla rivista di alta fedeltà «Suono». Valuterà i talenti in erba una giuria di esperti, composta da critici e da giornalisti musicali, tra i quali Ernesto Assante, Fabrizio Zampa, Prince Faster, Stefano Mannucci, Giancarlo Passarella, Gianluca Diana e tanti altri. L'esito finale di ogni serata risulterà al 50% dal voto della giuria, al 30% dal pubblico presente in sala e al 20% dal popolo del web. Tentare non costa nulla, ma potrebbe portare lontano.

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