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Sanremo in rosa tra belle sorprese e solite signore

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Premesso che è scontato che sarà Adriano Celentano (un ospite che qualsiasi programma tv vorrebbe avere) a segnare Sanremo 2012, che per altro a causa di Enzo Iacchetti si è pure guadagnata un «vaffà» preventivo e un po' eccessivo, e che le valutazioni sono provvisorie fino a che non si ascoltano le canzoni, si può dire che Gianni Morandi e Gianmarco Mazzi hanno messo insieme un mix di novità e tradizione. Alla presenza di Rocco Papaleo, che rappresenta una scelta felice e non in linea con la tradizione sanremese, fa da contraltare quella delle due vedette femminili, la super ereditiera Tamara Ecclestone e la super model Ivana Mrazova, bellissime ma con scarsa confidenza con l'italiano, a loro agio più con i set fotografici, i reality glamour che con lo show e che sembrano destinate a rimettere in moto il contatore delle papere e delle gaffe. È nella tradizione del festival il nuovo melodramma targato Loredana Bertè (che si presenta in coppia con Gigi D'Alessio). Loredana, al festival, e non solo, negli ultimi anni ne ha fatte di tutti i colori, compreso farsi squalificare a causa di un brano che in realtà era già edito. E sempre verso la tradizione va la scelta dei Matia Bazar, cui è stata assegnata la casella di una categoria che una volta è stata definita classic. Partendo dal presupposto che Francesco Renga, per qualità e carisma, è un più che legittimo candidato alla vittoria, una delle caratteristiche più interessanti è la virata al femminile del cast in gara: Nina Zilli è tra i personaggi più interessanti, eleganti e di talento della canzone italiana, Noemi una delle voci più convincenti della nuova generazione, Chiara Civello una scelta da applausi: ha una formazione jazzistica, gode di stima e notorietà internazionali. Le quote rosa sono poi occupate da Arisa, rilanciata da X Factor, Irene Fornaciari, sempre in cerca del lancio definitivo e promossa tra i Big e da Emma, anche lei favorita d'obbligo della vigilia. C'è poi Dolcenera, che rientra nella tradizione dei ripescaggi sanremesi: lei ha pensato bene di far precedere il suo ritorno all'Ariston dal servizio di copertina su Playboy. Queste cose le fanno Madonna, Rihanna e Lady Gaga. È evidente anche l'attenzione alla musica d'autore con la presenza di Samuele Bersani, Eugenio Finardi. Lucio Dalla farà il padrino di Pierdavide Carone (la sua presenza è evidente omaggio all'amicizia con Morandi). Ai Marlene Kuntz è stata offerta la casella che da qualche anno il festival offre al rock indie. Qualche parola sugli ospiti stranieri che si esibiranno con i Big: trovare artisti internazionali disponibili non è facile, soldi da investire ce ne sono pochi (o per niente). Il che spiega alcune presenze. Forse quando era trasgressiva star della new wave europea, Nina Hagen all'Ariston avrebbe combinato qualche disastro e ai tempi in cui era la musa del nuovo rock indipendente americano Patti Smith avrebbe definito Sanremo manifestazione del demonio travestita da gara di canzoni.

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