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Vizi, cattive abitudini e capricci dei Vip

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Settesono le cattive abitudini conosciute sin dall'antichità: superbia, accidia, lussuria, ira, gola, invidia e avarizia. Qualcuna in più le tentazioni vissute al giorno d'oggi come capricci, da chiunque, malgrado siano state le star di mezzo mondo a portarle alla ribalta. E si scopre che la cantante Mariah Carey paga un'assistente per iniziare a masticare la chewing gum, invece Beyoncé ha fatto firmare una clausola nei contratti dei suoi “dipendenti”, in cui vieterebbe ai ballerini di guardarla negli occhi quando la incontrano. Stravaganze segrete. Diverse da qual vizio di Lindsay Lohan che, nella sua carriera di cattiva ragazza di Hollywood, l'ha fatta finire dietro le sbarre per guida in stato di ebbrezza e possesso di droga. L'ultimo arresto risale a poche settimane fa, per aver rubato una collana. Ma stando ai bookmaker la lezione non l'ha imparata e per il 2012 gli scommettitori puntano sulla Lohan ancora fotografata con le manette ai polsi: l'arresto si gioca a 2,10, mentre vale 9 volte la scommessa la possibilità che sia "beccata" 4 volte o più dalla polizia. La "redenzione" dell'attrice è bancata a 2,50. Americanate, direte. Forse. Ma il mondo è pieno di gente con tanti vizi e poche virtù. Soprattutto trai vip. Che dire di Christina Aguilera? Passa ore a contemplare il suo guardaroba. Invece Sean Connery è l'avaro più famoso nel mondo: non lascia mai mance ai camerieri. Lo tallona Tobey Maguire, che coltiva rose nel suo giardino per evitare di comprarle dal fiorista. Tutt'altro il vizio di Marilyn Manson: vuole sempre trovare in camerino una bottiglia di assenzio, gli orsetti gommosi della Haribo e una prostituta calva e senza denti. Naomi Campbell è tra le star più note per scatti d'ira. Jennifer Lopez e marito si accontentano invece di chiudere al pubblico un intero centro commerciale per potervi fare shopping indisturbati. E gli italiani? Cadono nel vizio quando gli si proibisce di peccare. Per meglio spiegare il clima morale in cui noialtri siamo stati educati all'indulgenza, “basta tirare in ballo l'affare Montagna che ha indignato il popolo di peccatori, sì, ma sani e gagliardi”, come ci definiva negli anni ‘50 Indro Montanelli, scrivendo al suo collega americano Edmund Stevens. Ma le cose cambiano. Lo prova un'indagine condotta dall'associazione Donne e Qualità della Vita, coordinata dalla psicologa Serenella Salomini. Gola, trascuratezza e vita virtuale sono le azioni di cui gli italiani più si vergognano e che desiderano tenere nascoste ai propri cari. Rob.Mar.

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