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La pancia

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La «dimensione» del girovita è scritta nel codice genetico

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Trai regali ricevuti dalla festività natalizie e di fine anno, il meno gradito è sicuramente l'aumento di peso dovuto al tour de force alimentare che, finite le baldorie gastronomiche, si è concentrato soprattutto sulla pancia. Una volta segno di potere, oggi incubo per tutti, il girovita abbondante degli altri non è solo una faccenda che compete il “pettegolezzo”, ma è anche fonte di preoccupazione. A decretare poi che i maschi non amano confrontarsi con la partner quando si tratta di questioni di ventre prominente è un sondaggio condotto su duemila persone dal National Obesity Forum (Uk). Dalle risposte ottenute è emerso che quasi un terzo degli uomini non vogliono sollevare il problema, in confronto a solo il 10% delle donne. Se invece il disagio riguarda gli altri, allora se ne può parlare. Prendiamone atto e cospargiamoci il capo di cenere: durante le feste abbiamo esagerato e ora ne paghiamo le conseguenze. Ma non sarà così semplice e veloce smaltire quelle 15mila-20mila chilocalorie assunte oltre il normale, per l'effetto combinato del maggior consumo di cibi calorici abbinato a bevande alcoliche. Parola della Coldiretti secondo la quale gli italiani devono smaltire quasi cento milioni di chili tra pandori e panettoni, ottanta milioni di bottiglie di spumante, ventimila tonnellate di pasta, 5 milioni di chili tra cotechini e zamponi e frutta secca, pane, carne, salumi, formaggi e dolci per un valore complessivo vicino ai cinque miliardi di euro, solamente tra il pranzo di Natale e i cenoni della Vigilia e di Capodanno. Che fare? Trenta, quaranta, cinquanta addominali al giorno sono inutili. Se nel nostro “codice genetico” è scritto che siamo destinati alla pancetta, non c'è palestra che tenga. Colpa del gene LOX1, responsabile della forma del girovita. «Al di là della predisposizione - spiega Pietro Migliaccio, docente di Scuola dell'Alimentazione dell'Università di Roma e presidente della Società Italiana di Scienza dell'Alimentazione - un ventre gonfio può essere dovuto al meteorismo, da curare con i fermenti lattici». C'è però da dire che le donne dalla vita stretta sono da sempre il chiodo fisso degli uomini. Ne sa qualcosa la signora Cathy Jung (71 anni), fiera detentrice del record per il vitino da vespa più piccolo al mondo: appena 38,1 centimetri. Per averlo, la signora Jung indossa il corsetto 24 ore su 24 da oltre 15 anni: il tutto per guadagnarsi il titolo di “regina dei corsetti”. Che dire? Agli uomini anglosassoni, cinesi e indiani piacciono molto questi angeli del focolare dalla forma “a clessidra”: vita sottile, poco grasso addominale, fianchi bilanciati alle spalle e bacino adatto al parto. Invece le donne preferiscono l'uomo “di panza”, quello che ha rilievo sociale. «Come tutte le ossessioni, i miti che tirano in ballo il ventre si sviluppano quando il bisogno di sentirsi accettati diventa preponderante», dice il sessuologo Willy Pasini. Sarà, ma intanto la circonferenza addominale sta crescendo in tutto il mondo: in Francia è aumentata del 26%, in Spagna del 35 e in Germania del 20. E in Italia? Secondo gli ultimi dati a disposizione dell'Osservatorio epidemiologico cardiovascolare italiano la circonferenza degli nostri connazionali è cresciuta del 32%.

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