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Parolacce anticrisi, Benigni da Fiorello prende in giro il Cav

Fiorello e Roberto Benigni

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Fiorello ha aperto con l'energia di Jovanotti ne «Il più bello spettacolo dopo il Big Bang» (hit da cui la trasmissione campione di ascolti prende il titolo): Jovanotti ha poi ideato con Fiore un esilarante duetto vampiresco che faceva il verso a Twilight e una canzone che inneggiava l'uso del condom. La chiusura è stata invece affidata alla classe di Giorgia per cantare «Love is a losing game» di Amy Winehouse; al centro del programma il sipario si è alzato sull'attesissimo intervento di Roberto Benigni, preceduto dalle esibizioni di Roberto Bolle e Malika Ayane e seguito dal ritorno di Pippo Baudo, che è apparso in tv in grande forma (dopo qualche problema di salute) approcciando un rap siciliano con Fiorello. Roberto Bolle ha invece ballato «Il cigno nero» con Fiore che imitava Natalie Portman e si è cimentato nella morte del cigno, gridando: «Beppe, Beppe!». Per poi sussurrare: «Lui è un étoile e io una toilette». Mentre la parodia di X Factor (con i giudici Fiorello-Morgano e Baldini-Ariso) ha investito Malika Ayane e i Cluster. «Presidente Monti, ma dove va? Pure lei da Vespa. Già ci è andato quello che fece il contratto agli italiani, lei che farà? Il testamento? - ha poi detto Fiorello in apertura della quarta e ultima puntata dello show - Vespa stasera sforerò - ha aggiunto - e tu oggi non andrai in onda. Prima facevano le manovre e gli italiani reagivano ma quando cominciano a piangere i politici qualcosa di tremendo sta per succedere». Spettacolare il menu dello show di Raiuno «ilpiùgrandespettacolodopoilweekend», soprattutto per l'accoppiata con Benigni, per la prima volta su un palco con Fiorello, protagonista di un lungo intervento durato più di quindici minuti. L'esibizione del comico toscano è stata top secret fino all'ultimo e fino all'ultimo è stata in ballo la canzone che doveva cantare Benigni (la romantica «Quanto t'ho amato»), ma poi «il piccolo diavolo» ha intonato «L'inno del corpo sciolto» dando spazio a una serie di parolacce senza fine. La curiosità attorno a Benigni è stata molto forte, anche per vedere il suo suo ingresso in scena (impeccabile) dopo l'infortunio al piede che lo aveva costretto a rinviare questa partecipazione dalla seconda alla quarta puntata del Fiorello show. Inevitabile, come al solito, per il toscanaccio parlare di politica. «Sono state le più belle dimissioni degli ultimi 150 anni - ha ironizzato il premio Oscar - Veramente non volevo parlare di Berlusconi, ma sono stati Fiorello e il signor Mazza (il direttore di Raiuno, ndr) a insistere: "Daje a Berlusconi". Quando Berlusconi ha dato le dimissioni dopo aver lottato sempre contro tutti, contro la magistratura, i giudici, la Corte Costituzionale, per un periodo anche contro il Pd, mi sono chiesto: ma come mai se ne va proprio ora? Secondo me fa risanare tutto a Monti, poi nel 2013 si ripresenta». E ancora: «Berlusconi ha due ossessioni, le donne e il comunismo. Prima, quando era in Parlamento, aveva da fare 24 ore al giorno, ma come fa, dicevo? Ora che è libero tutto il giorno... Silvio, ti fa male! Ci si può morire, perlomeno mettiti il salva vita pischelli. E poi quante donne aveva? Dappertutto, ad Arcore, a Roma, in Sardegna, ovunque escort a chilometri zero. Un giorno - ha concluso Benigni - dovremo raccontare questi anni come una favola: c'era una volta un Cavaliere che aveva tanti cavalli, stalle, stallieri, stallone e tanti castelli, tante isole, tante principesse, tutte sul pisello. A un certo punto ne arrivò una un po' più giovane e lui disse: è la nipote del Gatto con gli stivali. Poi arrivò l'orca dalla Germania: a colpi di bund e spread le principesse fuggirono, lui restò solo, si dimise e noi vivemmo felici e contenti».

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