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«Fairytale» thriller soprannaturale made in Italy

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Pressochèassente nella nostra tradizione invece il thriller soprannaturale alla «Sesto senso», eccezion fatta per qualche sporadica sortita di Dario Argento. Ben venga dunque l'esperimento che Rai Cinema e Onemore Pictures stanno portando avanti insieme, nel tentativo di esplorare un campo finora poco battuto dalla nostra cinematografia. Il 2 novembre sono iniziate le riprese di «Fairytale«, per la regia di Ascanio Malgarini e Christian Bisceglia. Interamente girato a Latina e con effetti speciali digitali 100% italiani, il film verrà filmato in quattro settimane e poi lavorato in computer grafica per altri sei mesi. Quello che ha intuito Manuela Cacciamani, la giovane produttrice del film, è che la tradizione del cinema italiano va perseguita, ma contemporaneamente rinnovata. Oltre alla puntata su un genere piuttosto inedito, la vera novità dell'operazione consiste nell'uso preponderante delle tecniche digitali, per le quali sono stati chiamati Ascanio Malgarini, noto artista degli effetti visivi digitali, e il due volte vincitore del David Donatello, Nicola Sganga, che è il Vfx SuperVisor del film. Della partita, in un cameo, anche Giuliano Montaldo. La trama racconta di una bambina, Helena, ammaliata dall'arrivo della Fata dei denti e di sua madre Sophia, interpretata da Harriet Mac Masters Green, che assiste impotente al trasformarsi di un'innocente storiella per bambini in un incubo che arriva da lontano. C'è soprattutto Latina, la città dove Helena e Sophia si sono trasferite. La sua austerità, il silenzio dei suoi marmi, le sue ombre nette e crudeli. L'uscita è prevista nel 2012 e il distributore internazionale sarà Rai Trade. Il film è in linea con la notizia secondo cui presto non ci saranno più «pizze» di celluloide, spezzoni da «saldare» e tutti gli altri dispositivi e componenti che siamo abituati ad associare all'interno di una cabina di proiezione cinematografica, come quella di «Cinema Paradiso». L'ultima rivoluzione digitale, iniziata a fine 2009 con il film «Avatar», sta per mandare in pensione la vecchia «35 millimetri», e le sale di tutto il mondo saranno pronte entro il 2015 ad abbandonare definitivamente la pellicola per il film digitale, scaricato direttamente via satellite, da Internet oppure su dischi digitali ad alta risoluzione. Lo afferma una ricerca della compagnia Usa Ihs Screen Digest sulla base dei tassi di crescita della nuova tecnologia, ovunque impetuosi tranne che nel nostro Paese, dove invece serve uno «scatto» per non farsi trovare impreparati all'appuntamento. Nel 2010 il 68% dei cinema usava la pellicola, nel 2012 questa percentuale scenderà al 37%, per poi approssimarsi allo zero nei tre anni successivi.

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