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Un'ottima annata celebrata in una città la cui stessa essenza è sinonimo di dinamismo, arte ed eleganza.

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«Compito»,peraltro, affidato al professor Sgarbi che oltre a firmare la prefazione dell'oggetto da collezione, ha presentato le dodici tavole, una per ciascun segno zodiacale, nelle quali spiccano le icone berlinesi degli anni '20 e '30: Gropius, van der Rohe, Mann, Riefenstahl, Brecht, Dietrich, Einstein... Tema del Calendario Di Meo 2012 è lo Zodiaco, rivisitato dal vivace eclettismo di Angelo Bucarelli, artista e curatore di mostre, che ha interpretato secondo il suo personalissimo estro le suggestioni della nota astrologa Carla Cerri. E come accade da dieci anni a questa parte, l'evento è stato un successo. Fin dall'esordio il Calendario Di Meo si contraddistingue per il suo legame con il mondo dell'arte e la capacità di riuscire a coinvolgere importanti artisti lasciandoli liberi di interpretare i mesi dell'anno a seconda del tema e della loro creatività. E se la prima, storica edizione del calendario 2002, era un omaggio allo stretto legame che lega la famiglia all'universo della vite e dei vini pregiati attraverso un'inedita pubblicazione di quadri consacrati al mondo della vigna provenienti dal Museo di Capodimonte, nelle edizioni successive, si è affermato quale oggetto da collezione celebrando ogni anno il suo lancio con dei party superesclusivi e ambitissimi nelle più belle capitali del mondo. E per celebrare i 10 anni di questa prestigiosa pubblicazione, Generoso Di Meo non poteva che scegliere Berlino e, in particolare, lo storico aeroporto di Tempelhof, uno dei luoghi più suggestivi ed evocativi della città. La festa, in pieno stile anni Venti e Trenta in omaggio a quei tempi così intensi della città, ha ospitato importanti personalità del jet set internazionale, del mondo della cultura, dello spettacolo, dell'imprenditoria tra cui Fiona Swarovski, Steffen Seibert (portavoce di Angela Merkel), Luisa Beccaria oltre a importanti famiglie dell'alta borghesia e dell'aristocrazia. La serata è stata animata dalle evoluzioni degli artisti del Cirque du Soleil mentre su un nastro portabagagli si è svolta una sfilata virtuale di abiti originali, tra cui un frac appartenuto all'indimenticabile Vittorio de Sica, provenienti dagli archivi storici della Sartoria Rubinacci. Le suggestioni dell'epoca sono state ricreate anche dalle mise e dalle acconciature delle signore più eleganti, insieme alle creazioni, sempre in tema, di Gianni Sapone. Le delizie del palato sono invece affidate alla creatività dello chef Filippo La Mantia. Sar.Bir.

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