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Boldi e Bisio La coppia d'oro della commedia

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Nell'ultimoweekend al box office i film tricolore hanno sbancato il botteghino, mettendo in fila le corazzate provenienti da oltreoceano. La tendenza è cominciata già qualche anno fa ma continua a confermarsi contro ogni più rosea aspettativa. Questa volta è il turno del filmone con Massimo Boldi che anticipa di un paio di mesi il cinepanettone natalizio. Si intitola «Matrimonio a Parigi» e può contare su un cast di tutto rispetto: Rocco Siffredi, Anna Maria Barbera, Enzo Salvi, Massimo Ceccherini, Biagio Izzo e Raffaella Fico. Una sorta di carrozzone della risata facile che ha conquistato il primo posto assoluto. In seconda posizione grande l'exploit di Paolo Sorrentino che, al suo primo film «americano», non delude le attese riscuotendo grande successo di pubblico col suo «This must be the place». Sul podio anche «Bar sport» con Claudio Bisio e la regia di Massimo Martelli. La pellicola è tratta dall'omonimo romanzo di Stefano Benni e nel cast annovera Angela Finocchiaro, Teo Teocoli e Claudio Amendola. La commedia italiana, insomma, conosce una seconda giovinezza. Dopo i fasti degli anni Cinquanta e Sessanta, i giovani registi stanno dimostrando che c'è ancora tanto da dire. Oltre la crisi economica e le invasioni di kolossal dagli Stati Uniti, c'è una fetta dell'Italia artistica che funziona bene. Per questo, si cominciano ad alzare le voci di molti imprenditori che esortano ad aumentare gli investimenti nel settore cinematografico. «Industriali, investite nella produzione di film per il cinema», ha detto Giampaolo Letta, vicepresidente degli industriali della Capitale con la delega per il settore multimediale e audiovisivo e numero uno di Medusa. L'occasione è l'imminente apertura del Festival Internazionale del Film di Roma. L'industria, spiega il vicepresidente degli industriali, dovrebbe investire nella produzione di un film italiano «perché gli investimenti possono garantire ottimi risultati, anche grazie a uno strumento, il tax credit, che riconosce importanti agevolazioni fiscali a soggetti esterni all'industria cinematografica che decidono di partecipare alla produzione di un film come forma alternativa alla Borsa, ai titoli di Stato o qualsiasi altro investimento». L'appello è rivolto «a tutti quegli imprenditori che abbiano voglia o necessità di investire liquidità in un'attività in cui il rischio è ridotto grazie all'incentivo fiscale. Alla vigilia del Festival del Film di Roma, tutto questo acquista un significato ancora più importante. Soprattutto alla luce delle parole di Ennio Morricone, presidente della giuria a Roma, che ha deciso di puntare su un difficile connubio tra qualità artistica e successo di pubblico. Il maestro vuole che il film vincente al festival di Roma sia in grado di diventare anche un successo di pubblico e di trainare con sé l'intera manifestazione. Come che sia, il cinema italiano va a gonfie vele. E per i prossimi mesi è attesa anche l'uscita della nuova pellicola di Carlo Verdone con le musiche degli Stadio. Corsi e ricorsi storici che sponsorizzano un settore prezioso anche per rilanciare il made in Italy nel mondo.

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