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Venti anni di calendari che celebrano il caffè

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Peraltri l'ideale è sorseggiarlo a testa in giù e c'è una modella che è stata immortalata mentre, nel caffè, ci fa il bagno. È in queste (e in molte altre) immagini che si è scatenata la fantasia di fotografi come Helmut Newton, Ellen von Unwerth, Ferdinando Scianna, Albert Watson, David LaChapelle, Jean-Baptiste Mondino, Annie Leibovitz, Eugenio Recuenco. Sono questi, infatti, alcuni dei nomi che hanno reso possibile un percorso lungo 20 anni e che vengono celebrati nella mostra alla Triennale di Milano, fino al 9 novembre, curata del designer Fabio Novembre: è proprio questa schiera di artisti che, da venti anni a questa parte, cura i calendari firmati Lavazza. Foto che, sbucate fuori dai lunari, hanno «invaso» anche le strade, tappezzato autobus e palazzi soprattutto a partire dal 2002, quando gli scatti furono firmati da David LaChapelle. Il fil rouge è l'ironia, come in ogni attività promozionale che si rispetti. E non solo. Perché oltre all'esposizione e a un progetto digitale, da Rizzoli è stato pubblicato anche un libro: ad accompagnare le fotografie le parole di Vincenzo Cerami e le tavole di Milo Manara. Sulla copertina un'immagine che risale al 1993 ed è stata realizzata da Helmut Newton, che è di fatto l'icona ufficiale del progetto. «Per celebrare questo ventennale abbiamo chiamato Fabio Novembre - ha spiegato Francesca Lavazza che, ieri sera, ha presentato insieme al proprio entourage il calendario 2012 - che, con il suo stile onirico e pop, ha saputo creare un percorso di rilettura delle immagini inaspettato. Un viaggio di seduzione e gusto, piacere e bellezza, accompagnati dalle parole di Vincenzo Cerami e dalle tavole di Milo Manara, che non può che stimolarci a continuare per i prossimi vent'anni».

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