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Vanno a ruba i cimeli del pistolero Wayne

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Qualcuno,forse, è rimasto stupito, visto che i gadget dei divi, in tempo di crisi, rischiano di rimanere invenduti. Poi Il vecchio John è sempre stato un divo molto discusso. Durante il periodo più difficile della sua carriera, ma probabilmente anche il più interessante, gli anni Settanta, fu molto criticato per le sue parti da «duro», forse confondendo l'uomo con il personaggio. Comunque la grande asta a Los Angeles ha attirato frotte di collezionisti e curiosi ed è durata due giorni. Sul banco del battitore più di 700 cimeli, tra copioni, premi, costumi di scena e documenti personali appartenuti all'attore, la cui vendita ha totalizzato ben cinque milioni e 400mila dollari. All'asta anche la patente di guida della star del cinema, uno dei pochi oggetti «veri» appartenuti all'attore statunitense. Sono andati a ruba, ovviamente, i «ferri del mestiere» di Wayne: il cinturone con pistola del film «El Dorado» e la celebre benda sull'occhio del film del 1969 «Il Grinta», che valse all'attore l'unico Oscar della sua lunga carriera, battuta all'asta per ben 47.800 dollari. Ma Wayne non ha, nella sua carriera, solo interpretato ruoli da cowboy: è stato criticato (e non poco) per un film a favore dell'intervento americano in Vietnam. Ma questo non sembra aver scoraggiato i fan. Il berretto di lana verde che Wayne indossava in «The green berets» è stato venduto per quasi 180mila dollari. Il cappello da cowboy indossato in «Big Jake» ha recuperato circa 120mila dollari. Dalla morte dell'attore, avvenuta nel 1979, a causa del cancro, è stata la famiglia di Wayne a conservare questi effetti personali dell'attore. I proventi dell'asta, di Los Angeles andranno a finanziare le due fondazioni intitolate a Wayne, la John Wayne Enterprises e la John Wayne Cancer Foundation. Wayne, una carriera sterminata iniziata negli Anni Venti e proseguita fino a poco dalla morte, si era fatto una fama da maschilista, amante delle armi. In molti gli contestavano di non essere un buon attore, nonostante la sua sterminata popolarità. Nel Terzo Millennio, però, la sua figura è stata rivalutata. Sono stati fatti remake dei suoi film e gli sono stati dedicati omaggi nei festival.

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