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Venezia, sfida tra primedonne. Winslet mamma furiosa, Madonna regista pasionaria

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Un'autentica sfida tra primedonne quella che si è consumata ieri sul Lido per il film (fuori concorso) diretto da Madonna "W.E." (Edward e Wallis: il mio regno) e per quello (in concorso) interpretato da Kate Winslet, "Carnage" di Roman Polanski. Applausi convinti e tante risate alla proiezione stampa di "Carnage", divertimento assoluto, ricco di dialoghi raffinati e ironici, con un testo teatrale straordinario ("Il Dio della carneficina" di Yasmina Reza) e un cast superlativo. Jodie Foster, Kate Winslet, Christopher Waltz e John C. Reilly interpretano due coppie di genitori, prima decise a far riappacificare i loro due figli adolescenti che si erano picchiati. Ma poi pronti a strapparsi i capelli pur di averla vinta. Il film (dal 16 settembre distribuito al cinema da Medusa) si svolge tutto in un appartamento. La bella attrice inglese (35 anni) sopravvissuta al "Titanic", offre un'interpretazione superba ed è a Venezia con ben tre film: oltre a questo, sarà in "Contagion" di Soderbergh e in "Mildred Pierce", pluripremiata serie tv trasformata al Lido in evento. "Le famiglie possono anche essere così - ha esordito la Winslet ieri a Venezia - Ma Polanski ha avuto l'ottimismo di realizzare un finale di speranza per i giovani. I personaggi sono complessi e conducono lo spettatore verso un mondo magico. Sono un genitore, vengo da una famiglia grande e unita e sono sempre stata attratta da queste storie. In quanto madre, le dinamiche giovanili mi interessano molto. La scena memorabile è stata quando ho dovuto vomitare in salotto: ho dovuto tenere in bocca banane schiacciate e ricordarmi delle nausee nel periodo della gravidanza. Polanski è stato fantastico e ci ha lodato per le nostre interpretazioni", quasi il film fosse stato una gara tra talenti. Il regista è assente a Venezia e si trova a Parigi, al riparo da eventuali guai giudiziari, come quelli che lo hanno portato in carcere nel 2009, in Svizzera, su un mandato di cattura della giustizia americana per il processo sulla violenza sessuale in Usa nel 1978, per cui il regista è stato condannato in contumacia. Folla in delirio per la popstar Madonna che ha presentato sul Lido "W.E." per dimostrare che Wallis Simpson, ricca americana con due mariti alle spalle, prima di innamorarsi di Edoardo VIII, che per le rinunciò al regno, soffrì anche più di lui. Soffrì per essere considerata un'avventuriera che passava da un marito all'altro e accusata di essere persino una simpatizzante del nazismo insieme con Edoardo. Madonna, al suo secondo film da regista, ha realizzato una storia con filmati d'epoca e con attori di oggi (Andrea Riseborough nel ruolo di Simpson e James D'Arcy in quello di Edoardo). Per rendere la trama ancora più attuale, la popstar ha inserito nel film anche una storia parallela che si svolge nel 1998 a New York, dove c'è una donna, guarda caso di nome Wallis (Abbie Cornish), che ha una vera ossessione per la raffinata americana, collezionista di gioielli e vestiti. Anche lei è sfortunata, con un marito che la tradisce e la picchia e non le dà il figlio che vorrebbe. Tra queste due donne ci sarà un'autentica simbiosi e c'è una sorta di immedesimazione anche tra Madonna e la Simpson, mentre nel film si mescolano contaminazioni rock (con i Sex Pistols) e atmosfere romantiche. "In Wally Simpson c'è un po' di me - confessa la diva 53enne stretta in un abito semplice bianco e nero - Mi identifico in lei in quanto icona che viene spesso ridotta a stereotipo, la Simpson non è mai stata davvero capita e ho cercato di incentrare il film sulla sua umanità. Non credo che l'amore possa mai diventare banale, perché capirlo è come capire l'essenza di Dio, senza amore non potremmo esistere. Anche fare un film è un fatto spirituale. Io già racconto storie con la musica e il cinema è un altro modo per raccontarle", afferma Madonna svelando il suo lato spirituale che da tempo la porta a studiare la Cabala. "Ho messo nel film una storia contemporanea per far capire che la mia è soprattutto una interpretazione di quella fantastica donna. Volevo capire il perché dell'abdicazione di Edoardo e per queste ricerche ho impiegato tre anni. A lei mi accomuna la tenacia. È stata un'avventuriera una donna piena di risorse, capace di non mangiare una settimana per dedicarsi ad altro. E poi la sua ironia, l'amore per i vestiti: anche in questo mi riconosco in lei. Sul fatto che fosse filo nazista non ci sono prove, non è mai stata amante di Ciano né di Ribbentrop, tutte illazioni per metterla in cattiva luce. Credo che Wally abbia sofferto per non aver avuto figli, la maternità è nel dna della donna", dichiara Madonna che ha 4 figli di cui due adottati. "Il mio sogno - ha concluso la regista - è quello di realizzare una nuova versione della "Dolce Vita", ma girare in Italia costa troppo".

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