Cerca
Logo
Cerca
Edicola digitale
+

Ascesa e declino dei Kennedy

default_image

  • a
  • a
  • a

Kennedyè nel pieno della sua attività. Gira il mondo con la moglie Jacqueline. Il Presidente degli Stati Uniti è ironico, brillante, ha una marcia in più. Si è tolto uno sfizio: è un vizio che costa caro e prende il nome di Marilyn Monroe. A sbrogliare al matassa della sua vita privata c'è il procuratore generale, che altri non è se non Bobby Kennedy, il fratello. Vita privata che viene fuori dalla serie tv (nonostante sia stata osteggiata negli Usa) da ieri sera su La7, dopo lo speciale sui Kennedy di «In onda», sulla stessa rete, condotto da Telese-Costamagna: in studio Walter Veltroni e Federico Rampini. E mentre la moglie di Bobby rivendica la sua appartenenza alla famiglia («Ti ho dato 8 figli, quando sarò all'altezza?») e i figli non aspettano altro che anche il loro papà diventi Presidente, c'è chi lavora nell'ombra e prepara un attentato. 5 agosto 1962. Muore Marilyn e sia Bobby che John tirano un sospiro di sollievo. La donna, tra tentativi di telefonate e regali consegnati sottobanco, stava diventando un problema. 22 novembre '63, ore 11.35. Lee Harvey Oswald è pronto. Mangia del pollo, beve una coca-cola. Il tempo è dalla sua parte: la giornata è bella e il presidente dà ordine di prendere l'auto scoperta. La situazione precipita, il corteo passa sotto l'edificio in cui lavora il criminale tra flash e polizia. Diversi colpi, poi il fuggi fuggi, infine una telefonata a casa di Bobby Kennedy. Jackie gli sta accanto ma i medici confermano: non c'è stato niente da fare mentre serpeggia l'ipotesi di un complotto comunista. La prima puntata di questa serie che scava nel privato è «riassuntiva» e parte dal presupposto che tutti conoscano a memoria la storia dell'attentato di Dallas. Katie Holmes (nei panni di Jackie) si sa, non è il massimo della recitazione e appare come una bambina ora viziata, ora maliziosa. Ma la somiglianza con Jacqueline Kennedy è impressionante, sia nel fisico che nel volto, che nelle espressioni. E nei vestiti, tanto raffinati quanto firmati da Chanel: ben vengano le serie tv anche su La7. Sim. Cap.

Dai blog