Cerca
Logo
Cerca
Edicola digitale
+

L'ora del tormentone di qualità

default_image

  • a
  • a
  • a

Lalunghissima serie di brani un po' inventati dalle radio, nei tempi d'oro dalle case discografiche, più raramente dalla televisione, non giocano più un ruolo determinante nel pur vivace mercato estivo. Questa estate c'è una novità. A prevalere sono i brani di qualità, meglio se di artisti stranieri, in qualche caso addirittura sconosciuti. Non c'è paragone con taroccamenti e campionature di qualche anno fa, insopportabili espedienti per dare energia a un mercato già agonizzante. La prima parte dell'estate è stata dominata da brani di ottimo livello, a cominciare da «Shimbalaié», che in altri momenti sarebbe stato definito un tormentone, se non altro per la provenienza brasiliana. Il brano è scritto e interpretato da Maria Gadù, sensibile interprete di San Paolo. Certo, rapisce il ritornello tropicale, ma «Shimbalaiè» - fra l'altro la prima canzone composta dalla sua sensibile interprete - mette in luce un talento certamente non destinato a ballare una sola stagione. 24 anni, vissuta in Italia per un certo periodo, Maria Gadù, cresciuta a pane e Gilberto Gil è stata lungamente tenuta a battesimo da Caetano Veloso, che può essere considerato il suo nume tutelare. E di lui ci si può fidare. Non meno sorprendente il successo di Aloe Blacc, vero nome Egbert Nathaniel Dawkins, cantante nero californiano di origini panamensi. È lui lo sconosciuto (fino a qualche settimana fa) interprete di «I need a dollar», fortunatissimo brano del momento, perfetto per il pubblico della notte così come per l'infanzia, che sembra non resistere a quel ritornello. Ma «I need a dollar», oltre a essere uno dei brani più trasmessi dalle nostre radio, è diventato in qualche modo l'inno della crisi economica. Aloe Blacc racconta infatti la sua storia personale: un improvviso licenziamento, il progressivo degrado nella povertà fino a ridursi a esibirsi nelle strade per un dollaro. Maria Gadù e Aloe Blacc sono due protagonisti di quell'estate musicale che in qualche modo si ribella allo strapotere dei talent, di Sanremo e delle playlist radiofoniche. Visto che tutto quel meccanismo infernale che domina il mondo musical-televisivo d'estate si interrompe, ecco aumentare lo spazio e la possibilità di affermazione per tutte quelle proposte non convenzionali che fortunatamente continuano a esistere. I dischi di questi due originali sono già un successo, ma intanto in autunno sono attesi per i loro articolati tour italiani. I dischi dovranno vedersela con pezzi da novanta quali Antonello Venditti ed Amy Winehouse. A proposito della sfortunata cantante inglese - in questo momento in testa a tutte le classifiche con il suo secondo e ultimo album «Back to black», che risale al 2006 - si attende il nuovo lavoro postumo per la fine dell'anno. Un disco di sicuro interesse, che contiene fra l'altro un duetto con Tony Bennett, l'ottancinquenne crooner italo-americano. Ma sarà giallo discografico, visto che l'astuta Lady Gaga ha appena registrato un brano con il richiestissimo Bennett, che probabilmente verrà pubblicato prima.

Dai blog