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Addio Kristof la scrittrice anti-Urss

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Nataa Csikvànd il 30 ottobre 1935, è stata una scrittrice ungherese naturalizzata Svizzera. I suoi libri sono scritti in francese, la sua seconda lingua, una scelta obbligata. Tanto che intervistata ebbe a dire che in Svizzera, se avesse scritto in ungherese, non avrebbe avuto nessuna possibilità. Nacque a Csikvànd in un piccolo villaggio ungherese «privo di stazione, di elettricità, di acqua corrente, di telefono». Nel 1956, in seguito all'intervento dell'Armata Rossa in Ungheria per soffocare la rivolta popolare contro l'invasione sovietica, Agota Kristof fugge con il marito e la figlia in Svizzera, a Neuchàtel, dove impara il francese e dove ha vissuto fino al giorno della sua morte. Raggiunse il successo internazionale nel 1987, con la pubblicazione de «Le grand cahier» (Il grande quaderno), che viene eletto «Livre Europèen». «Le grand cahier» confluirà, insieme a «La preuve» (La prova) e «Le troisième mensonge» (La terza menzogna), nella «Trilogie» (Trilogia della città di K.), il riconosciuto capolavoro letterario di Agota Kristof, stampato in oltre 30 Paesi. In italiano sono state tradotte numerose sue opere da «Quello che resta» (in seguito Il grande quaderno), Milano, Guanda, 1988 a «Dove sei Mathias?», Bellinzona, Casagrande, del 2006. Dal suo romanzo «Ieri» è stato tratto il film «Brucio nel vento» di Silvio Soldini.

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