
Docente di filosofia e sociologia, il professor Antonio Saccà nei sui numerosi libri si è spesso posto la questione di Dio.

Artescrittura,pagine 223, 20 euro). L'autore non compone una narrazione omogenea, ma la spezzetta in brevi brani, alcuni più lunghi e altri più vicini ad una forma aforistica quasi sacrale: tutti i passi sono però uniti da uno stesso filo emotivo e filosofico. Saccà racconta così il proprio sentire attraverso una visione religiosa, umana e universale. Il libro si può aprire anche a caso e in ogni pagina si possono leggere pensieri in libertà, frasi che conducono il lettore a indagare se stesso. Arte, filosofia e religione, sono le tematiche approfondite dall'autore, in perenne conflitto tra ragione e sentimento. «Dio spiegherebbe l'esistenza del "qualcosa", ma non la propria esistenza - scrive Saccà -. C'è Dio e mi placo. C'è l'essere e mi fermo. Non conoscendo il fondamento del fondamento, la ragion d'essere di Dio, dell'essere, della sostanza, io stringo nulla, l'enigmaticità di ogni esistente nella enigmaticità della totalità».
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