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Amy Winehouse, domani l'autopsia

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Amy Winehouse

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Sarà l'autopsia in programma domani a stabilire la causa del decesso di Amy Winehouse, la celebre cantante britannica trovata morta ieri nella sua abitazione di Londra a soli 27 anni. Restano al momento in piedi due ipotesi: overdose o cocktail di farmaci e alcol, ma gli inquirenti ancora non si sbilanciano, limitandosi ad affermare che «le indagini continuano» e che al momento «non ci sono stati arresti» legati all'episodio. Mentre il mondo della musica piange l'interprete di brani come «Back to Black» e «Rehab», i genitori di Amy, Janis e Mitch, si dicono «devastati» per la scomparsa della figlia che da tempo aveva problemi con alcol e droga (nel 2009 si sottopose a delle cure riabilitative dalla quali sembrò uscire rigenerata). «Ero convinta che la sua morte fosse solo una questione di tempo», ha ammesso la madre, Janis, riferendo di un incontro con la figlia 24 ore prima che morisse. «Amy mi ha detto, lo ha sempre fatto, 'ti voglio bene mammà ogni volta che mi salutava. Queste sono parole di cui io farò sempre tesoro. Sono contenta di averla vista». Mitch Winehouse ha invece saputo della tragica notizia mentre si trovava in aereo per New York, dove si sarebbe dovuto esibire. «Sono distrutto - ha dichiarato il papà di Amy, anche lui cantante -. Sto tornando a casa. Devo stare con Amy. Non è possibile. La mia famiglia ha bisogno di me. Sono devastato e sotto shock».  

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