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Con Cucchi attualità anche nei talk show

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Esempre di argomenti che riguardano la cronaca si parla in televisione: sul piccolo schermo va in onda il racconto di Ilaria Cucchi. Stavolta con il terzo appuntamento di «Storie di donne», programma della seconda serata estiva di Canale 5, che dà voce all'universo femminile attraverso racconti esclusivi ed emblematici di donne famose e donne comuni. Per la prima volta sole davanti alla telecamera, le donne protagoniste si raccontano senza filtri, in modo inedito e intimo, rivivendo i loro momenti felici e quelli bui, svelando debolezze e genialità, speranze e sogni. In questa nuova puntata, sarà protagonista la fuoriclasse dell'atletica italiana Fiona May, vincitrice di due medaglie d'oro ai campionati mondiali e due d'argento alle olimpiadi. A pochi giorni dalla separazione dal marito Gianni Iapichino, l'astista e lunghista toscano, suo marito per 18 anni, Fiona racconta: «Sono stati anni molto belli e oggi siamo amici per il bene dei nostri figli. Ogni cosa ha la sua fine e io spero sempre in una bellissima fine». Ma si sente italiana? «Mi sento cittadina del mondo, sono per un terzo giamaicana, un terzo inglese e un terzo italiana e di questo sono fiera.», dice. E poi con spirito sportivo e serenità la campionessa italiana, oggi mamma, attrice e giornalista, sfida le nuove leve dell'atletica. Il secondo racconto di vita è quello di Ilaria Cucchi, per l'appunto, la sorella di Stefano, il ragazzo di Roma morto in carcere in circostanze misteriose il 22 ottobre 2009. «Dopo 6 giorni ho visto mio fratello morto... In quel modo terribile. Ho guardato i miei genitori e ho capito che loro non potevano farsi carico del dolore, quel dolore che comportava una ricerca della verità. Tra i tre, l'unica in grado di farlo ero io, perché il loro dolore era così innaturale, così immenso che avevano soltanto bisogno di viverlo», ha raccontato Ilaria. E spiega com'è cambiata la sua esistenza dopo quel fatto: «Ora più di ogni cosa, più della giustizia, per me c'è la verità. Sapere cosa ha fatto, detto, pensato, vissuto in quei sei giorni Stefano. Finché non riuscirò a ricostruire quei sei giorni, tutto resterà sospeso.» «Dietro ogni mia mossa e mia parola c'è lui. Ogni volta che vengo fermata per strada, rivivo il mio dolore perché io sono Stefano, sono la sua voce - e conclude - A mio marito ho detto che prima o poi tornerò ad essere quella di prima». Per concludere in positivo, la storia di una diva del burlesque: Valentina Ursi.

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