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Cannavaro: "Non conoscevo gli altri soci"

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Nell'ambito dell'inchiesta "Megaride" su usura e riclaggio c'è il nome di Fabio Cannavaro. Le indagini stanno mettendo in luce una vasta attività di riclaggio da parte degli affiliati del clan Lo Russo che reinvestivano il capitale nei ristoranti. Tra questi c'è il "Regina Margherita", sul lungomare di Napoli, di cui era socio Cannavaro. "Era intestatario fittizio del 30% delle quote - ha detto il capo della Dia Maurizio Vallone - in realtà dell'imprenditore Marco Iorio". Cannavaro, che non è indagato, ha detto di non conoscere gli altri soci e di non ricordarsi esattamente la modalità con cui ha versato il capitale iniziale, di circa 150 - 200 mila euro. "Ho conosciuto Marco Iorio sei o sette anni fa - ha detto al pm il calciatore -  e dopo circa un paio di anni sono entrato in società con lui nel ristorante di Napoli Regina Margherita, acquistando il 10% delle quote della società". "In società con Marco Iorio - ha precisato - ci sono entrato quale socio della C.M.A. che è la mia società - la cui denominazione riproduce le iniziali dei nomi dei miei tre figli e che un tempo era denominata 'Cannavaro Immobiliare".  

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