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Addio a Peter Falk indimenticabile Colombo

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diDINA D'ISA L'attore americano Peter Falk, l'indimenticabile «Tenente Colombo» televisivo, è morto a 83 anni. La notizia, arrivata ieri su Twitter dalla Cbs, è stata diffusa dai familiari dell'attore, che non hanno precisato le cause della morte. Falk soffriva di demenza senile e morbo di Alzheimer. Nel 2009, un giudice stabilì la conservazione dei suoi beni dopo la battaglia legale tra la figlia Catherine e la moglie per oltre 30 anni, Shera Falk. Il divo ha vinto 4 Emmy per il suo ruolo da protagonista nel telefilm cult degli Anni '80 «Il tenente Colombo» e altri riconoscimenti per le sue interpretazioni in film come «Angeli con la pistola» di Frank Capra o «La grande corsa» di Blake Edwards. Nel 2004 ha ricevuto la Targa d'oro dell'Ente David di Donatello. Segnato da piccolo da una grave malattia all'occhio, poi rimosso, aveva quello sguardo così caratteristico che un po' fece anche la sua fortuna. Era nato il 16 settembre 1927 a New York in una famiglia ebraica, padre polacco di origini ungheresi e madre russa. Il successo arriva subito in tv, a cavallo tra gli anni '50 e '60, quando recita in diverse serie televisive tra cui «Alfred Hitchcock Presenta» e «Naked City». Ma certo la fama mondiale la riceve interpretando il Tenente Colombo, nella serie dedicata allo stropicciato poliziotto italo-americano, capace di soggiogare i criminali (e non solo) con i suoi modi insinuanti, la finta ingenuità e quell'aria apparentemente svagata, che in realtà nasconde determinazione e caparbietà. Il primo episodio della serie va in onda sul canale NBC nel 1967 e da allora per più di 30 anni appassiona il pubblico del piccolo schermo. La serie va in onda per 7 anni, dal 1971 al 1978. E tale è ormai la mimesi di Peter Falk con Colombo che ci si dimentica del Falk attore e produttore, con un gran talento anche per la pittura. Prima di iniziare la carriera artistica era però un anonimo impiegato del Connecticut: annoiato dal lavoro d'ufficio si è avvicinato alla recitazione e nel 1955 era già attore professionista con una esperienza teatrale a Broadway. Il suo debutto in tv avviene nel 1957 e da quel momento prende parte a numerose serie televisive, fra cui «The Naked City», «Gli Intoccabili», «Ai confini della realtà». Il suo debutto cinematografico arriva con «Il paradiso dei barbari» di Nicholas Ray (1958), al quale segue «Sindacato Assassini» (1960), che gli vale una nomination all'Oscar come Migliore attore non protagonista. Lo troviamo anche in «Invito a cena con delitto» (1976, di Robert Moore, con Peter Sellers); collabora spesso con John Cassavetes («Mariti» - 1970, «Una moglie» - 1974, «Il grande imbroglio» - 1985), mentre nel 1988 prende parte a quello straordinario film tedesco che è «Il cielo sopra Berlino» di Wim Wenders. Recita ne «I protagonisti» di Robert Altman (1992, con Tim Robbins), in «Così lontano così vicino» di Wim Wenders del 1993, dove riprende il personaggio dell'ex angelo. Mentre nel 2001 è nuovamente un gangster in «Corky Romano» di Rob Pritts. Si è sposato due volte: con Alice Mayo dal 1960 al 1976, con la quale ha adottato due figlie, poi con l'attrice Shera Danese, che lo ha affiancato spesso negli episodi della serie «Il Tenente Colombo».

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