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di FABIANA PELLEGRINO Si prova, si sceglie e poi si sposa, magari per una vita intera.

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Unequilibrio sottile sul corpo femminile, l'ispirazione di ogni età, l'odore di qualcuno che diventa improvvisamente unico, incancellabile dalla memoria. Non ne esiste uno che vada bene per tutte, ogni profumo si fonde con l'odore della pelle creando un'alchimia unica che produce ricordi, immagini, legami eterni. Sul collo, dietro le orecchie, sui polsi, nell'incavo delle braccia, sulla pancia, sulle caviglie, oppure in una nuvola davanti a sé o ancora poche gocce prima di andare a dormire, come Marilyn, un rituale intimo ed estremamente sensuale. Il più famoso tra i profumi, quello scelto direttamente dal naso di Coco, ha appena compiuto novant'anni ed è ancora un mito assoluto. È l'odore del destino, quello della diva, di Catherine Deneuve, Carole Bouquet e della stessa Coco e i suoi cinque giri di perle. Ogni profumo ha innanzitutto una sua storia da raccontare, come quella di Gabrielle Chanel che credeva nella chance. Una donna capace di amicizie folgoranti, amori sconvolgenti, intuizioni che hanno cambiato il mondo della moda e del profumo. Nessuno meglio di lei ha saputo cogliere l'attimo: «La chance è un modo di essere. La chance è la mia anima». Ecco allora «Chance Eau Tendre», il profumo più inatteso della maison, concepito come una costellazione con un accordo in continua metamorfosi. Ci sono fragranze che svelano l'eleganza femminile, come «Acqua di Parma», dove la magnolia e l'iris accarezzano la pelle come i petali di un fiore. Dedicato alla nobile, istintiva eleganza di una donna che in ogni suo gesto esprime un naturale senso della bellezza, qui il profumo diventa desiderio e lusso. E se d'estate anche le fragranze hanno caldo e si svestono degli ingredienti più pesanti per avvolgersi di freschezza, il gelsomino è uno degli elementi preferiti. Ecco allora le acque più leggere, quelle che assomigliano a un tuffo nel mare, come «Aqua Allegoria» di Guerlain. Stesse sensazioni anche per «È de Lancome», praticamente una passeggiata a piedi nudi nell'erba umida. E poi c'è l'oriente col suo fascino unico, dove i profumi diventano souvenir di viaggio, come «Saharienne» di Yves Saint Laurent, «Life Threads Gold» di La Prairie ed «Escales» de Dior che prosegue sulla via esotica delle Indie. E Givenchy viaggia verso i Tropici con «Very Irrésistible» Givenchy e «Pi Néo». Per chi invece si aspetta un'esplosione di allegria ci sono le fragranze più vivaci, quelle che incantano al primo colpo. Marc Jacobs, noto per il suo tradizionale mix di raffinatezza e charme, ha creato «Daisy Eau So Fresh», l'ultima tra le sue insolite interpretazioni dei grandi classici. Ecco allora una donna audace, elegante ed eccentrica, pronta a mettersi in gioco tra lampone e rosa selvatica. Per la femminilità di Elizabeth Arden, invece, il profumiere Rodrigo Flores-Roux si è ispirato a un campo di lavanda. «Ho creato un profumo invitante che porta a compiere un viaggio confortante e inebriante. Ho immaginato campi di lavanda, pieni di viola, e ho creato qualcosa che fosse magico ripensando alla sensazione che provavo da bambino sorseggiando il mio tè appena fatto». Il profumo è un marchio, una firma impercettibile ma resistente, bisogna saperlo scegliere perché racconta di noi.

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