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«Il mio Rex con un pizzico di 007»

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Gliingredienti della serie, proprio per volontà di Capparoni, sono stati un po' rivisti... restano comunque: molta simpatia immersa in una storia gialla, un pizzico di thriller, in formato famiglia, e l'immancabile lietofine con l'arrivo del bellissimo pastore tedesco a pelo lungo. «Ho cercato di rendere in questi anni la serie di Rex più umana e ironica, pensando un po' ai primi Bond, dove con una battuta si sdrammatizzavano le situazioni più incredibili - ha spiegato Capparoni alla presentazione della serie - Il mio personaggio l'ho voluto più simpatico e fallibile e ho fatto in modo che tra lui e il cane ci fosse un rapporto vero, di grande amicizia, anche con alti e bassi». E ha proseguito: «Penso che così la formula si sia molto svecchiata e il pubblico ci ha dato ragione. È un'impronta che in questa terza serie c'è più che mai. Per la quarta invece i produttori sono voluti tornare alle dinamiche originali e io, per coerenza, ho detto no». Nella quarta serie, infatti, lo sostituirà Ettore Bassi. Nella fiction attualmente in onda, olre a Capparoni, Fabio Ferri, Augusto Zucchi e Pilar Abella. L'attore romano comunque è già al lavoro su due nuovi progetti. Quello a cui tiene di più riguarda la sua famiglia, è «Il cavaliere di cristallo», una miniserie per Rai1, tratta dal libro omonimo di sua zia Lucilla Capparoni (edito da Progetto Cultura), dedicato alla sua vita con il marito Piero (scomparso qualche anno fa), uomo di grande cultura, campione di polo italiano, che a 35 anni cadde da cavallo, rimanendo paralizzato. «È una storia straordinaria - sottolinea l'attore - Un inno alla vita. Racconta con grande forza la capacità, anche attraverso uno spirito sempre positivo e l'ironia, con cui mio zio è riuscito a costruirsi una seconda vita, piena, anche quella, di gioie». In più Capparoni ha anche un progetto per una fiction con Mediaset. A. A.

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