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Principesse, star del cinema e donne comuni ne imitano lo stile

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Haispirato l'Haute Couture, la case parigine che realizzano accessori per gli happy few, persino le principesse dei giorni nostri. Il suo abito da sposa, uno stile opulento più americano che europeo, non proprio chic, è stato (più o meno) copiato dalla commoner Kate Middleton per il giorno delle sue nozze con William. A lei s'ispirò anche l'italiana Marta Flavi (con un ricco abito corto in stile High Society) per le sue brevi nozze con Maurizio Costanzo, il 7 giugno 1987. Insomma, Grace Patricia Kelly, star di Hollywood assurta alla gloria dei secoli grazie alle nozze con Ranieri di Monaco, nel lontano aprile 1956, resta icona di stile per casalinghe e le ladies glamour. Persino la quasi nuora Charlene Wittstock, versione sbiadita di Sua Altezza Serenissima, la imita nelle acconciature, in quel color ghiaccio che sceglie spesso e che la madre del fidanzato indossò il giorno in cui ricevette il premio Oscar per l'interpretazione di «The Country girl». E se lady Diana si fece fotografare insieme al piccolo William nell'identica posa di Grace immortalata molti anni prima mentre giocava con la sua Caroline, Angela e Luciana Giussani vollero che la loro Eva Kant, nel 1963, avesse il volto di Grace di Monaco (peccato, però che la compagna di Diabolik avesse il viso ovale come una oliva, mentre Grace possedeva mascelle gentili ma quadrate). Esistono signore che partono dagli Stati Uniti per andare al mercatino delle pulci di Parigi a comprarsi una «Kelly Bag» vintage. Verissimo: lo scrive la brillante regista statunitense Nora Ephron nel suo libro «Il collo mi fa impazzire» (edito da Feltrinelli) paragonando la borsa che Hermes ha dedicato alla principessa al «più perfetto filo di perle che possa esistere». E ci sono attrici come Gywneth Paltrow che hanno giocato su una (slavata) somiglianza con la star cara ad Hitchcock adottando il suo look: perle, raso e abiti fasciati. Persino Bridget Jones imita lo stile Grace Kelly, indossando una sciarpa bianca intorno alla testa ed occhiali scuri per la sua gita d'amore con Daniel Cleaver. Ma quale è il segreto della Grace-mania, che non passa sebbene la principessa sia morta 29 anni fa? Certo la rendono immortale i film, non proprio capolavori ma capaci di esaltarne la bellezza senza sbavature. Certo contribuisce la sua non facile né scontata entrata nel Gotha europeo (alla fine anche la Corte di Inghilterra si è dovuta arrendere. Lord Mountbatten soleva dire: di Grace Kelly, purtroppo ce n'è una sola). Sono stati tuttavia l'acciaio puro di cui era fatta, le scintille del suo sorriso e il senso dell'opportunità (mai un passo falso, in cinquantadue anni di palcoscenico mondiale) ad averla resa unica. Imitata e inimitabile. Qualunque palpito nascondessero i suoi occhi gelidi e bollenti.

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