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Show di Fiorello in memoria di Mike ma la salma ancora non si trova

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Mike Bongiorno e Fiorello

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Uno show di Fiorello per ricordare il suo amico Mike Bongiorno, nel giorno in cui il 're dei quiz' avrebbe compiuto 87 anni. Giovedì 26 maggio, alle 21 al Teatro della Luna, lo showman più amato d'Italia dedicherà una serata esclusiva al pubblico, promossa dalla Fondazione Mike Bongiorno e dalla Fondazione San Raffaele del Monte Tabor per sostenere il nuovo centro di oncoematologia pediatrica dell'Irccs di via Olgettina.   UN'INIZIATIVA IMPORTANTE Una serata unica all'insegna della musica, dell'ironia e dell'improvvisazione in puro stile Fiorello, sottolinea il San Raffaele in una nota, che ha fortemente voluto ricordare il suo amico dando un contributo concreto a una iniziativa importante della Fondazione Bongiorno. Saranno presenti personalità del mondo della cultura e della televisione, della finanza e dell'imprenditoria. Un'occasione per esprimere affetto e gratitudine a Mike, che ha portato per mano intere generazioni accompagnandole per 55 anni di storia del nostro Paese, ma anche l'opportunità di partecipare a un evento di solidarietà per un progetto che non può lasciare indifferenti.   LE INDAGINI Resta un enigma il caso del furto della bara di Mike Bongiorno, avvenuto quattro mesi fa nel cimitero di Dagnente di Arona (Novara). "Si indaga a 360 gradi", dicono gli inquirenti che hanno sentito finora oltre 100 testimoni. Fra questi anche il commercialista milanese Livio Strazzera nel cui studio fu sottratto un testamento scritto nel 2008 dal presentatore televisivo, morto a Montecarlo nel settembre 2009. Il documento, secondo la denuncia presentata dal professionista, fu rubato poche ore dopo che Strazzera ne aveva informato dell'esistenza la vedova di Bongiorno Daniela Zuccoli. Si tratta - come riferisce oggi La Repubblica - di un secondo testamento, mai più ritrovato, rispetto a quello di cui era a conoscenza la moglie del presentatore. E tra i due documenti c'erano differenze, anche se non significative a quanto pare, sulla ripartizione dei beni lasciati in eredità. Il doppio testamento ingarbuglia ancora di più la soluzione del caso che parrebbe ancora lontana. In quattro mesi nessuno si è fatto vivo per chiedere un riscatto e nella vicenda hanno cercato di infilarsi solo mitomani o 'balordì, come i due pregiudicati, Pasquale Cianci e Luigi Spera, arrestati il 3 marzo a Milano mentre telefonavano alla famiglia di Mike. Sono finiti in carcere, a Verbania, ma con la banda dei ladri della bara non avrebbero nulla a che vedere. «Abbiamo cercato di approfittare della situazione per fare qualche soldo», hanno detto agli inquirenti.        

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