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Nel Palazzo delle Finanze le meraviglie della Zecca Vaticana

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Questo«gigante» ministeriale è il Palazzo delle Finanze a via XX settembre, voluto così ampio e articolato dal suo primo «padrone di casa»: Quintino Sella. Sella, classe 1827, scienziato, appassionato alpinista (fondò il Cai), politico ed economista fu uno di coloro che si impegnarono perché Roma fosse la capitale e il Palazzo delle Finanze fu la prima grande opera della nuova capitale. La struttura fu progettata dall'ingegnere Raffaele Canevari che realizzò l'opera in soli cinque anni (dal 1871 al 1876). Per farsi aiutare chiamò le «archistar» del momento: Francesco Pieroni per il portico rinascimentale; Ercole Rosa e Pietro Costa progettarono i due frontoni di via XX settembre e di via Cernaia, con grandi decorazioni allegoriche. Il cuore del palazzo è la Sala della Maggioranza: ospitò i primi Consigli dei Ministri dopo il trasferimento della capitale a Roma. All'interno del palazzo del Tesoro c'è, ovviamente, un vero tesoro che è anche un museo: Il Museo Numismatico della Zecca dell'Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato, collocato all'interno del Palazzo delle Finanze dal 1961. Il museo, attualmente chiuso per riorganizzazione, custodisce 20.000 opere numismatiche: monete, medaglie, vari oggetti di conio e bozzetti. Il museo ha «ereditato» pezzi pregiatissimi ben più antichi dell'Italia unita. Nel 1870, con Roma capitale, la Zecca Vaticana fu assorbita dal Ministero delle Finanze e tutto il materiale in essa contenuto, compreso il Gabinetto Numismatico, fu acquisito dallo Stato italiano. A. A.

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