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Vladimir la scrittrice: «Ecco il mio Eldorado»

Vladimir Luxuria

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Icona del Gay Pride. Personaggio televisivo, vincitrice dell'Isola. Un lungo intermezzo come parlamentare di Rifondazione. Un'escalation che ha trascinato Vladimir Luxuria in un presente che trasuda letteratura. Lei ha infatti scritto il suo primo romanzo, «Eldorado», edito da Bompiani. In libreria 239 pagine che raccontano la vita di Raffaele, gay di un periodo buio: quello del nazismo. Vladimir Luxuria, come è nata l'idea di questo libro? «L'idea è nata dopo varie giornate della memoria a cui ho partecipato. Mi sono spesso ritrovata in dibattiti in cui parlavo come rappresentante delle categorie dei deportati nei campi. E ho parlato dei "triangoli rosa"». Ne ricordi il significato. «Segni di riconoscimento per gli omosessuali». E quindi? «Nelle varie ricerche mi sono imbattuta nella scoperta dell'Eldorado: evoca un obiettivo, un Terra Promessa. È il nome di un locale molto simile al Muccassassina, dove già allora facevano spettacoli en travesti». Un luogo all'avanguardia? «Molto. Era ben frequentato, ci ha cantato anche Marlene Dietrich. Poi ci fu l'irruzione delle SS. Misero nei furgoncini le persone che erano nel locale. Così ho trasformato questa storia in un romanzo visto con gli occhi di un italiano. Un pugliese, degli anni '30. Lui cercava il suo Eldorado a Berlino ma era meglio se fosse rimasto a casa. Sarà un testimone oculare». Il protagonista è pugliese, perché parte? «Perché negli anni '30, quando Raffaele è ormai un ragazzo, Berlino era considerata la Capitale gaia d'Europa. Era la città con più luoghi aggregativi. Facevano la fila per entrare all'Eldorado. Perciò, lui va via dalla Provincia». È un romanzo a tratti autobiografico? «Sì, sicuramente sì». Perché anche lei si è trasferita. «Diciamo che può capitare che una persona cerchi la sua libertà, il suo Eldorado. E ci sono molte persone che vivono in posti dove essere gay o trans non è facile. O peggio posti, parti del mondo, dove rischi il carcere o la morte». Gli avventori del locale Eldorado, vengono condotti in campi di concentramento polacchi? «Non direttamente. La prima fase era l'incarcerazione e l'interrogatorio. C'erano teorie strane: in base alla domande che venivano poste cercavano di capire il "grado" di omosessualità. Se eri "recuperabile" o se eri "incallito": questo il termine esatto usato dai tedeschi. I senza speranza venivano portati nei campi di concentramento, come se si potessero redimere... Con i lavori forzati». Da tutte queste vicissitudini perché Raffaele ne esce vivo? «Eh, perché ne esce vivo. Perché se persone non appartenenti alla "razza superiore" erano gay, paradossalmente era anche meglio, così si potevano estinguere da soli. Raffaele viene interrogato e poi rispedito in Italia». Ha già pensato al suo prossimo romanzo? «Magari cara mia, vuol dire che va bene questo. Le idee ci sono ma le teniamo ancora a bada». Buoni motivi per leggerlo? «Perché è per tutti. Lo può leggere anche chi non è abituato alla lettura, pur essendo impegnativo. L'ho condito di battute comiche perché Raffaele reagisce a ciò che ha subito sempre con grandissima ironia». Quanto tempo ha impiegato per scriverlo?  «Molto. Perché, oltre a lavorare di fantasia, ho fatto numerosi viaggi a Berlino. Sono stata al Museo Gay tedesco. Sono grata al direttore Thomas Huettmann». La discriminazione degli omosessuali in Italia è maggiore rispetto al resto d'Europa? «Allora, l'omofobia non è fenomeno endemico. In Italia non si può dare del negro o offendere qualcuno per la sua religione ma, per i gay, non è prevista quell'aggravante della legge Mancino. Ma purtroppo in questo momento c'è una recrudescenza». Quale è il suo autore preferito? «Virginia Woolf». Il suo abbandono alla politica è definitivo? «Non c'è mai nulla di definitivo. Diciamo così: chi vivrà vedrà». Ma quali sono i suoi prossimi progetti? «Il tour promozionale mi attende, in questo periodo. Spero di poter continuare la mia esperienza in radio. Spero di poter avere un po' di soddisfazioni sentimentali». È single in questo momento? «Sì».

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