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Ciao Gunter, ultimo dei playboy

Gunter Sachs e Brigitte Bardot

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Esperto di statistica, fotografo di eccezionale sensibilità nonché discendente di una ricchissima famiglia di industriali: questo, e molto altro, fu Gunter Sachs che si è tolto la vita ieri, all'età di 78 anni. Sachs tra «le molte altre cose» era soprattutto l'uomo-simbolo dello straordinario cambiamento culturale (non necessariamente in meglio) dell'Europa e del mondo tra gli anni '60 e '70. Era figlio di una dinastia di industriali tedeschi: Opel e Sachs, inevitabilmente accusati di complicità con il regime nazista, ma poi scagionati. In un'epoca nella quale gli uomini di affari si vestivano rigorosamente con abito grigio e cravatta nera lui, Gunter, girava in pantaloni bianchi, camicia jeans e mocassini morbidissimi senza calze. Il personaggio del fotografo protagonista di «Blow Up», interpretato nel film di Antonioni da David Hemmings, era ispirato a lui. Gunter fu un eccellente fotografo, un autore di documentari, uno studioso di matematica e statistica, un industriale e anche un astrologo... ma tutti lo ricordano come il playboy che sposò Brigitte Bardot. Era un uomo che amava il mondo e la bella vita (aveva anche i soldi per potersela permettere) e da questi fu appassionatamente riamato. Nella sua «epoca d'oro», gli anni Sessanta e Settanta, fu amico spensierato della famiglia Kennedy, passava serate con Salvador Dalì, se ne andava a spasso con l'amico Gianni Agnelli. Nella sua agenda telefonica altri due miti: Andy Warhol e Coco Chanel. Era un uomo di eccezionale fascino, cultura, educazione. Lui non si considerava affatto un playboy, ma non c'era donna che non fosse affascinata dalla sua simpatia. Fu a lungo amico e confidente di Soraya, ex imperatrice ripudiata dallo scià di Persia. Se ne stava nei caffè di Parigi con Juliette Greco. La vita di Gunter dondolava tra i luoghi più belli del mondo finché capitò sul lago di Ginevra, dove stava girando un film Jean-Luc Godard. La protagonista si chiamava Brigitte Bardot. Fu amore a prima vista: Sachs lasciò la prima moglie (sposata due anni prima) e nel 1966 convolò con l'allora donna più bella e più famosa del mondo. Per conquistarla inondò di rose rosse con il suo elicottero la villa dell'attrice a Saint Tropez. Il matrimonio durò tre anni rimanendo ininterrottamente sulle prime pagine di giornali e rotocalchi. Erano la «coppia del secolo», come Liz Taylor e Richard Burton, come Onassis e Jacqueline. Sachs era nato in Baviera il 14 Novembre del '32, è stato uno degli uomini più ricchi della Germania e nel '76 divenne cittadino svizzero. Si è tolto la vita nel suo principesco chalet nella esclusiva Gstaad. B. B., con la quale il magnate-playboy era sempre rimasto in contatto, è, hanno riferito i familiari, distrutta.

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