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Ai David vince il Risorgimento di Martone

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Questecandidature ai David sono come un grande abbraccio collettivo al film». Così, il regista napoletano ha commentato la notizia delle 13 nomination ai David ottenute con la sua pellicola sul Risorgimento. Secondo, nelle preferenze dei 1.684 componenti della giuria, «Benvenuti al sud» di Luca Miniero, con 10 candidature, seguito da «La nostra vita» di Daniele Luchetti (già vincitore a Cannes con la Palma d'oro a Elio Germano) con 8 candidature, pari merito a «Basilicata coast to coast» di Rocco Papaleo. Infine «Una vita tranquilla» di Claudio Cupellini ottiene 4 candidature. Anche Cinecittà Luce è «lieta» delle 15 candidature dei David di Donatello: «Le nomination per "20 sigarette" di Amidei, "Le quattro volte" di Frammartino e "Into paradiso" di Randi, ci riempiono di orgoglio e soddisfazione, testimoniando che Cinecittà Luce rimane uno dei più importanti riferimenti per i giovani autori e futuri maestri del cinema italiano», ha dichiarato Luciano Sovena, ad di Cinecittà Luce, che oggi con l'associazione 100autori riaprirà il confronto sul finanziamento al cinema italiano organizzando, alle 10, al cinema Quattro Fontane di Roma, un incontro dal titolo «Diamo stabilità al cinema: Il modello francese». La commedia incanta i David anche perché, come ha confermato il presidente dell'Accademia del Cinema Italiano, Gian Luigi Rondi, «è più difficile far ridere che far piangere». La migliore regia quest'anno è più affollata del solito, con 8 candidati invece di 5: Marco Bellocchio per «Sorelle Mai», Saverio Costanzo per «La solitudine dei numeri primi», Michelangelo Frammartino per «La quattro volte», Paolo Genovese per «Immaturi», insieme con Cupellini, Martone, Luchetti e Miniero. «L'affollamento - ha spiegato Rondi - è dovuto al fatto che ci sono state 4 pellicole con lo stesso numero di voti e così la lista si è allargata». Tra le attrici a concorrere ci saranno Paola Cortellesi (improvvisata escort in «Nessuno mi può giudicare»), Sara Felberbaum per «Il gioiellino», Angela Finocchiaro, Isabella Ragonese e Alba Rohrwacher. Tra gli uomini, invece, Antonio Albanese, politico teorico "du pilu" in «Qualunquemente», Claudio Bisio per «Benvenuti al Sud», Vinicio Marchioni per «20 sigarette», Kim Rossi Stuart per «Vallanzasca» e Elio Germano per «La nostra vita». Mentre nella sezione documentari ha vinto «È stato morto un ragazzo» di Filippo Vendemmiati. La premiazione dei David si terrà all'Auditorium della Conciliazione di Roma il 6 maggio, in diretta su Rai Movie (alle 17), in differita su Raiuno e Rai International (alle 23.20) e sarà condotta da Tullio Solenghi. Rondi ha sottolineato come «siano stati selezionati ben 27 titoli contro i 21 dello scorso anno, a dimostrazione della vitalità del nostro cinema di oggi». Questa 55esima edizione sarà dedicata ai 150 anni dell'Unità d'Italia con dei David Speciali, consegnati al presidente Giorgio Napolitano, al regista Ettore Scola e al produttore Claudio Bonivento.

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