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All'asta «Pinocchio» senza lieto fine e il D'Annunzio di Fiume

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Nellaprimissima edizione Carlo Collodi inventò un epilogo tragico. la straordinaria primissima edizione di «Pinocchio» di Collodi dal tragico finale diverso, apparsa sul «Giornale per Bambini» tra 1881 e 1883.Ebbene, questa versione, apparsa a puntate sul «Giornale dei Bambini tra il 1881 e il 1883, è tra le rarità dell'asta di libri antichi che si terrà oggi a Roma, con una sessione che la casa Bloomsbury allestirà a Palazzo Colonna, a piazza Ss. Apostoli. Tra gli oltre trecento lotti, una copia dattiloscritta degli atti tradotti in italiano del celebre processo in lingua tedesca all'irredentista Cesare Battisti, ucciso a Trento dagli Austriaci nel 1916 per la sua «Patria Italia», e documenti rari sull'impresa di Fiume da parte di Gabriele D'Annunzio (fogli volanti, dispacci, manifesti e libri). Un altro importante lotto è dedicato alla memoria dell'ex capitano Richard Limbert, eroico inglese amico dei partigiani che si distinse per meriti civili nell'aiuto alle popolazione italiane durante la seconda guerra mondiale, di cui verrà battuto l'impressionante archivio personale racchiuso in baule per lungo tempo nascosto in una località a nord di Londra. Tra gli autografi che verranno battuti anche lettere di mano di Giovanni Pascoli, Ildebrando Pizzetti, Giacomo Puccini, Grazia Deledda ed Antonio Fogazzaro. Ancora, pregevoli edizioni di classici della letteratura italiana (da Ludovico Ariosto ad Umberto Saba), con alcune chicche da bibliofili: un elegante libro d'ore su pergamena del 1508, finemente illustrato; una splendida legatura papale della bottega degli Andreoli, vero capolavoro Barocco della legatoria romana; un raro volume di astronomia, in cui si parla per la prima volta scientificamente del pianeta Venere.

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