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Mitri tra guantoni e passione

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Sepoi ci si mette anche l'amore bè, il danno è fatto. È quello che succede nella fiction «Tiberio Mitri. Il campione e la Miss» (domenica e lunedì, Raiuno). Una fiction intensa, come la vita del pugile Mitri e del grande amore della sua vita, una Miss. Purtroppo però ogni bella storia ha il suo risvolto tragico. E così agli eredi di Mitri, come era già successo per la miniserie su Coppi, il lavoro non è proprio andato giù. A sottolinearlo il direttore di Rai Fiction Del Noce. Riassumendo, l'entourage della Rai si è difeso dicendo di aver tratto notizie e aneddoti sulla vita di Mitri da una sua autobiografia, arricchita da ritagli di giornali dell'epoca. Ma veniamo alla storia. Tutto ha inizio dalla strada: il giovane Mitri - interpretato da un disinvolto Luca Argentero - rimane orfano di padre, finisce in collegio. La madre non ce la fa ad andare avanti. Poi il pugilato. Vittorie su vittorie fino alla conquista del titolo europeo. Ma la trama non finisce qui perché Mitri incontra Miss Italia 1948, Fulvia Franco (Martina Stella). Le due storie corrono parallele. Tutta lezioni di canto e creme di bellezza, la Franco non vuole un figlio, vuole il successo. Per certi aspetti ricorda il film «Bellissima» (1951): a spingerla sulle passerelle è la madre. La vorrebbe perfetta, la vorrebbe attrice. Vorrebbe una macchina dei soldi tutta per sé. E dalla fiction in controluce traspare come, alla Franco, non vada proprio giù l'ascesa del marito. Lui è immerso in una vita tutta «rose e cazzotti»: si potrebbe riassumere così l'esistenza del pugile. Il colpo di scena non manca. Mitri parte per l'America. Non è fortuna quella che va cercando: ciò che vuole è il titolo mondiale, da strappare a Jack La Motta. Un altro mito, un italo-americano che un italiano vuole sconfiggere. Senza però riuscirci. I risvolti della sorte attendono la coppia al varco. Tornati dagli Usa, i due cadono in disgrazia: niente titolo, è in arrivo un figlio di nome Alex. Aprono un bar, poi ci ripensano e partono per una tournée teatrale. Il titolo la dice lunga, la pièce si chiama «Un pugno, un bacio». Si tradiscono, si lasciano, lei va con un altro. Lui dopo aver superato la depressione torna sul ring e vince di nuovo. Ma con la vecchiaia arrivano gli acciacchi e il pugile deve combattere un nemico ben più pericoloso: l'Alzhaimer.

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