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E Letta frenò la Polverini furiosa

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Maalla fine della «festa» a Palazzo Chigi s'è rischiata la rissa. Non per colpa del regista. La miccia l'ha accesa un cronista dell'Unità che ha preso di mira la Polverini. Forse pensando che lei avrebbe fatto buon viso a cattivo gioco. «Maestro Zeffirelli, ma lei non è preoccupato di affidare il suo patrimonio allo Stato?» ha provocato il cronista. «In realtà non lo affida allo Stato, ma alla Regione - è intervenuto Berlusconi - che è passata da una situazione di scarsa governabilità ad una di forte governo con il centrodestra. Forse questo non l'ha letto sull'Unità?». Dopo l'ennesima provocazione, la Polverini è esplosa: «Non le permetto di rovinare la festa al maestro Zeffirelli». Gianni Letta ha tentato di calmare la governatrice: «Buona, buona». Ma il cronista dell'Unità ha insistito e ha detto alla Polverini: «Prenda le cose con più calma, canti con me: aggiungi un posto all'Atac...», riferendosi alla Parentopoli capitolina. La Polverini non ci ha visto più: «Come si permette? Chieda ai suoi amici del Cotral!». Ci ha pensato Zeffirelli a rincuorare Renata. Con un sorriso che vale più di mille provocazioni.

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