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di KATIA PERRINI Voglia di tondo.

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Piccoleo grandi che siano le montature degli occhiali, dopo anni e anni di mascherine squadrate, si arrotondano. Coloratissimo o rigoroso, vintage, ipertecnologico o di design, l'accessorio più amato da uomini e donne, andrà in scena in tutte le sue varianti più fashion la prossima settimana al Mido, il Salone internazionale di Milano. Strizzerà l'occhio all'ultra-tondo che fa venire in mente il mitico John Lennon. E prima di lui Camillo Benso Conte di Cavour, Gandhi e Le Corbusier. Nella scia del retrò-glam l'occhiale si colorerà di primavera osando con le nuance più inedite. Via libera al rosso, al viola, al giallo. E poi, agli antipodi, maculati, spruzzati di colore o, al contrario trasparenti o, addirittura, di legno. Sarà anche ritorno agli anni Ottanta con i modelli specchiati, in pure stile dance. Per chi al passato non sa proprio rinunciare ci sono sempre i cari vecchi modelli da gatta che virano nello stile burlesque e si guarniscono di piccoli strass o ghirigori. Per non passare mai inosservate. In fondo oggi, come non mai, vale il motto: «Dimmi che occhiali indossi e ti dirò chi sei». Irrinunciabili, gli occhiali, dicono tutto di te. Scurissimi per nascondere agli altri lo sguardo, vezzosi per sottolineare il lato più romantico, «strong» per l'uomo che non deve chiedere mai, dalle lenti sfumate per dire «mi riparo dal sole ma non mi nascondo». A ognuno il suo.

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