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Canale 5 e Rai. Scontro tra fiction

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Ledue serie, ambedue in sei puntate, combattono su fronti emotivi differenti: la prima è un thriller sospeso tra poliziesco, fantasy, paranormale, erotismo e un horror che raggiunge il massimo quando la Mondello vede scorrere sangue dal rubinetto del lavandino. «Cugino e cugino» è una commedia all'italiana in cui la regia di Vittorio Sindoni rimanda ad una società buonista che si fonda su un regime carcerario modello, degno del migliore dei mondi possibili. Dramma contro leggerezza, dunque, in un impatto fatale che dividerà la platea televisiva delle due principali reti. Dovrebbe essere evitato, soprattutto in tempi di crisi, lo scontro concorrenziale tra fiction, genere caratterizzato da forti impegni economici. «L'ombra del destino», ad esempio, è stata interamente girata in Tunisia. La vicenda, però, presenta aspetti discutibili per la messa in onda in prima serata. Oltre a quelli già citati, fa capolino anche un possibile sdoganamento della bigamia che susciterà qualche polemica. Infatti i due protagonisti, l'ispettore di polizia Laura (la Mondello) e il commissario Pietro (Giannini), quando si ritrovano, dopo anni, rivivono l'attrazione sentimentale e erotica del loro passato rapporto di coppia. Solo che lui adesso è sposato con una bellissima donna e lei è fidanzata con un suo superiore. Per buona parte della vicenda, lui non sa decidersi e vive in condizioni di bigamia. Una condizione sospesa, come il tempo e lo spazio che caratterizzano l'evolversi della storia a cui fa da sfondo l'isola di San Giorgio con paesaggi molto africani. Il terribile mistero, legato ad una filastrocca, che i due poliziotti dovranno districare ed i continui colpi di scena hanno fatto dire alla protagonista, Romina Mondello che mai nessuna fiction italiana aveva osato tanto. Dall'altra parte, in «Cugino e cugino» su Raiuno, Frassica ripropone la sua solita scontata comicità nel ruolo di un cuoco siciliano, un po' cialtrone, che si stabilisce a casa del cugino interpretato da Scarpati. Atmosfere da «Un medico in famiglia» per l'ex dottor Lele Martini, vedovo con prole anche qui, come nel serial a cui deve la notorietà.

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