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Guerra tra divine

Natalie Portman (a sinistra) e Annette Bening

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Annette Bening è una donna omosessuale che deve fare i conti col figlio in provetta alla ricerca del padre naturale. Natalie Portman è l'étoile del New York City Ballet che deve lottare contro se stessa e i suoi fantasmi nella messa in scena del «Lago dei cigni».Entrambe belle e disperate. Entrambe già premiate ai Golden Globe per l'interpretazione di «Black Swan» e «I ragazzi stanno bene». L'una contro l'altra armate per dare la spallata finale e aggiudicarsi l'Oscar come migliore attrice dell'anno. Mancano poche ore e poi conosceremo i candidati ufficiali scelti dall'Academy per il rush finale. Nel frattempo impazzano le scommesse. La guerra per accaparrarsi la statuetta più ambita del grande schermo è partita e non si fermerà prima del 27 febbraio, quando al Kodak Theatre di Hollywood verranno consegnati gli Oscar 2011. Secondo i bookmaker, la battaglia per diventare la regina di Hollywood si giocherà sul filo di lana. Natalie e Annette: due generazioni a confronto, due modi di essere dive. La Portman non è ancora trentenne e può già vantare il curriculum di una veterana. Ha recitato in grandi produzioni come «Léon», «Heat», «Tutti dicono I love you», «Mars Attacks», «Star Wars», «Ritorno a Cold Mountain» e «Brothers». Le risponde la Bening, 52 anni e tanti successi al botteghino tra cui «Cartoline dall'inferno», «Indiziato di reato», «A proposito di Henry», «Bugsy» (sul set conobbe Warren Beatty da cui ha avuto quattro figli), «Riccardo III», «Attacco al potere», «American Beauty» e «La diva Giulia». Le contendenti si sono già incontrate all'epoca di «Mars Attacks» ma questa volta l'Academy sorriderà solo a una delle due. Attenti, però, le altre prime donne in corsa per l'Oscar rispondono ai nomi di Nicole Kidman, Hailee Steinfeld e Jennifer Lawrence. E non molleranno facilmente. Gli scommettitori puntano anche sul versante maschile e mettono in pole position James Franco, Jesse Eisenberg, Colin Firth, Jeff Bridges, Robert Duval, Ryan Gosling, Mark Wahlberg e Javier Bardem. Ma quale sarà il film più bello del 2011? Il toto-Oscar parla chiaro. In prima fila ci sono «The social network» di David Fincher, «Il discorso del re» di Tom Hooper, «Inception» di Christopher Nolan, «The Fighter» di David O. Russel, «True Gift» dei fratelli Coen, «Black Swan» di Darren Aronofsky, «Toy Story 3» degli studi d'animazione Pixar, «I ragazzi stanno bene» di Lisa Cholodenko, «Winter's Bone» di Debra Granik, «The Town» di Ben Affleck e gli outsider «Another year» di Mike Leigh e «127 ore» di Danny Boyle. Delusione in casa Italia per l'esclusione de «La prima cosa bella» di Virzì dalla cinquina in corsa per il miglior film straniero. Nonostante il successo al box office e i favori della critica, il film di Virzì non ha convinto i giurati dell'Academy che l'hanno eliminato già in fase di preselezione. Non resta nessuna pellicola tricolore a contendere l'Oscar al messicano «Biutiful», al danese «Un mondo migliore» e al francese «Il concerto». La lista definitiva dei candidati si conoscerà solo domani all'alba. Poi la vera corsa all'Oscar che si concluderà il 27 febbraio. A chi consegneranno l'ambita statuetta i conduttori della cerimonia finale James Franco e Anne Hathaway? Riflettori sul Kodak Theatre.

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