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Virzì dichiara guerra a Guadagnino

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Quasiun milione e mezzo di persone hanno visto il mio film». Paolo Virzì risponde alla polemica lanciata da un'intervista rilascita dal regista palermitano Luca Guadagnino. Negli scorsi giorni il regista di "Io sono l'amore" ha sottolineato il successo internazionale della sua pellicola che ha incassato sei milioni di dollari al botteghino Usa, guadagnandosi anche una candidatura ai Golden Globe 2010, una sorta di anticamera al giudizio dell'Academy. Guadagnino ha spiegato il fallimento del suo film come «un problema della commissione e della sua capacità di giudizio», aggiungendo: «La commissione che ha detto no al mio film, preferendo "La prima cosa bella": è ancora convinta di aver fatto una scelta giusta?». A pesare sul responso dei giurati potrebbe essere stata anche la fredda accoglienza del pubblico italiano alla pellicola di Guadagnino che è stata vista da appena 25.000 spettatori: «Purtroppo il film di Guadagnino è stato respinto nelle sale italiane», ha puntualizzato Virzì. Il regista di Livorno ha poi aggiunto: «D'altro canto la resurrezione americana di "Io sono l'amore" è una buona notizia per noi: significa che il cinema italiano sta crescendo e io sono orgoglioso di far parte di questa rinascita».

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