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Piccola editoria grande libertà

Libri

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Irrompe nel villaggio globale un colosso dell'e.commerce e la battaglia dell'editoria si fa più dura. Ogni anno in Italia vengono pubblicati oltre 50 mila libri. Di questi il 25%, cioè uno su quattro, è pubblicato da un piccolo e medio editore e difficilmente riesce a superare i tanti ostacoli sulla strada che separa il magazzino dalle vetrine delle grandi librerie. Per i piccoli e medi editori italiani, a ridosso del «black friday» natalizio dal 4 all'8 dicembre, «Più libri più liberi» sarà il palco da cui chiedere maggiore attenzione. Torna, infatti, al Palazzo dei Congressi di Roma la fiera nazionale che si arricchisce di anno in anno e che offre un ricco programma in cui la scienza e la letteratura per ragazzi occupano uno spazio rilevante. Più di 16 mila titoli presentati da 430 case editrici indipendenti (di cui 164 del Lazio), oltre 300 eventi in cui si potranno incontrare scrittori e protagonisti della cultura italiana e internazionale. Perché proprio a Roma una mafestazione dell'editoria indipendente? Perché nel Lazio è cresciuta la percentuale dei lettori «forti» (quelli che leggono almeno un libro al mese), passati dal 6,3% (su tutta la popolazione residente) al 7,1%. Il pubblico d'elezione, anche se non esclusivo della rassegna dell'Eur, sono i circa 380.000 che leggono oltre 12 libri all'anno e che spendono 178 milioni di euro, una percentuale doppia rispetto a quella nazionale. E le librerie, 158 dieci anni fa, tra quelle di catene editoriali e indipendenti, oggi sono diventate 190. Cresce anche l'offerta delle case editrici romane: dai 5.324 titoli (tra novità e ristampe) pubblicati nel 2000 (11% dell'offerta nazionale) si è passati a 6.862 (12%). La notizia che più gratifica gli editori è l'aumento dei libri per ragazzi: nel 2000 si pubblicavano 94 titoli che rappresentavano il 2,5% di tutta l'editoria giovanile. Oggi sono quasi triplicati diventando 248 e coprendo il 6,1% della produzione nazionale. Presentando l'edizione 2010, Fabio Del Giudice, direttore della fiera che vede la collaborazione dell'Ice e dell'Iila (Istituto Italo Latino Americano), ha sottolineato: «Abbiamo chiesto a tutti gli editori di portare i loro migliori scrittori. La Capitale ha raggiunto Milano per vendite di libri e anche le iniziative legate al libro sono aumentate». Nel giorno d'apertura omaggio a Elvira Sellerio, l'editrice morta la scorsa estate, che sarà ricordata dai suoi autori di successo, fra i quali Andrea Camilleri e Adriano Sofri. Ospite d'eccezione il guru dell'editoria indipendente Andrè Schiffrin che parlerà del suo ultimo saggio «Il denaro e le parole». Ampio spazio all'editoria per ragazzi e alle nuove tecnologie con incontri al Digital Cafè, inaugurati da Derrick de Kerckhove, uno dei massimi teorici dell'intelligenza artificiale. Fra gli altri incontri, l'impatto dei social network sulla comunicazione politica con il sindaco di Roma, Gianni Alemanno. Ci sarà, inoltre, un incontro con l'astrofisica Margherita Hack, che presenterà i vantaggi delle nuove tecnologie come veicolo di divulgazione scientifica, e una conferenza di James Hansen, tra i primi teorici del riscaldamento globale. Oltre a Sandro Veronesi, vincitore del Premio Strega 2006, e Luis Sepulveda, interverranno tanti altri scrittori, filosofi, attori e cantautori. «Il Comune di Roma sta facendo molto, nei limiti delle sue possibilità, per il libro e la lettura», ha spiegato l'assessore alla Cultura del Campidoglio, Umberto Croppi. Per Nicola Zingaretti, presidente della Provincia di Roma, «questa fiera è diventata in 9 anni una delle perle dell'offerta culturale della Capitale. Un esempio che va curato e sostenuto». Basta leggere.

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