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Se va in tv è più kolossal

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diANTONIO ANGELI Un'opera imponente: un mega-film di 14 ore (diviso in 12 puntate), ideato e in parte girato da Martin Scorsese, con un cast eccezionale: Michael Pitt e Steve Buscemi e una scenografia ricchissima. Questo è «Boardwalk Empire», che racconta la storia della malavita americana degli anni Venti: Lucky Luciano, Al Capone, Nucky Thompson, e dei duri poliziotti che li combatterono nell'era del proibizionismo. Un vero kolossal che... non vedremo sul grande schermo, ma solo in tv. I dodici episodi andranno in onda da gennaio 2011 in prima visione in Italia su Sky Cinema 1 Hd. Il solo episodio pilota (proiettato ieri al Festival di Roma) è costato 18 milioni di dollari, l'intero budget ha superato i 60. Il protagonista Michael Pitt, accolto ieri all'Auditorium dai gridolini di emozione delle ammiratrici, ha ricordato le parole del maestro del cinema Stanley Kubrick: «La televisione obbliga il cinema ad alzare il suo livello qualitativo». «Io sono di una generazione che quando vede i Soprano's in tv non pensa certo che sta vedendo televisione e che ci sia differenza tra una forma d'arte e l'altra. Ad esempio - aggiunge - Boardwalk Empire è stato girato in sette mesi: una cosa buona perché noi tutti del cast ci siamo potuti concentrare meglio sulla storia e i personaggi e anche il contesto politico può essere sviluppato nei serial meglio che al cinema». La serie è ambientata ad Atlantic City e sfoggia una ricostruzione maniacale dell'epoca (da Scorsese non ci aspettavamo niente di meno). Costumi, abitazioni, oggetti sono talmente ben ricreati che permettono all'obiettivo della telecamera di indugiare sui particolari: dallo stemma Rolls Royce sul radiatore dell'auto del boss agli interruttori delle lampade delle stanze, in ottone e porcellana alla puntina del grammofono con il quale un gangster italoamericano ascolta i dischi di Enrico Caruso. Una vera delizia per intenditori. «Io come Steve Buscemi sono cresciuto ad Atlantic City - racconta Pitt - e mi sono preparato a questo personaggio guardando tutto il possibile tra documentari e cinema e leggendo anche molti libri sull'argomento. Nonostante questo mi sembra solo di aver toccato la superficie di quel momento storico». Pitt, un po' perseguitato dalla sua somiglianza con Leonardo DiCaprio, non se la prende se qualcuno glielo ricorda: «È un fantastico attore, comunque mi paragonano anche a Brad Pitt, come a tutti a quei colleghi che hanno come me pelle bianca, occhi blu e capelli biondi».

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