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Io, sedotto da Monica

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diDINA D'ISA Ultime settimane di riprese nella Capitale per «Manuale d'amore 3» di Giovanni Veronesi, prodotto da Aurelio De Laurentiis e da febbraio al cinema con un mega cast. Su tutti impera quel «toro scatenato» di Robert De Niro, 67 primavere che non gli impediscono d'innamorarsi ancora e di versare persino qualche lacrima di commozione nell'incontro stampa romano. Ieri all'hotel De Russie c'erano tutti, dal produttore al regista e agli attori: Carlo Verdone, Riccardo Scamarcio, Laura Chiatti, Donatella Finocchiaro, Valeria Solarino, Monica Bellucci, Michele Placido e il giovane Emanuele Propizio che nei tre episodi del film («Giovinezza», «Maturità» e «Oltre») veste i panni di Cupido. E poi c'era lui, Bob De Niro, un po' intimidito, che ha raccontato come e perché abbia deciso di recitare in italiano per Veronesi. «Durante le riprese ci siamo compresi gli uni con gli altri ed è bello tornare sul set con attori con cui ci si capisce bene - ha esordito con visibile commozione la star hollywoodiana - Io interpreto l'ultimo capitolo della pellicola, s'intitola "Oltre", sono un professore americano di storia dell'arte che, dopo aver divorziato, vive a Roma e diventa amico del portiere del suo stabile (Placido), il quale ha una figlia (Bellucci) di cui il prof s'innamora perdutamente. Ho accettato di fare il film perché dopo alcuni contatti telefonici, Veronesi mi ha mandato i suoi primi due "Manuali d'amore" che ho trovato molto belli. Veronesi è un uomo davvero intelligente. E ho persino accettato di recitare in italiano, anche se non è stato affatto facile. L'italiano lo conoscevo già, ma certo dire battute a tono è più difficile. Spero di averlo fatto bene e di non essere alla fine doppiato, perché c'è molto più umorismo nel fatto che io parli e reciti nella vostra lingua. Pure quando si invecchia l'amore offre sempre le stesse grandi emozioni che provano i giovani. Però, a una certa età, si prende coscienza di come tutte le cose avranno una fine, ma l'amore rimane un sentimento sempre fantastico». Riguardo all'Italia e ai suoi gusti cinematografici, De Niro ha poi ammesso di «avere più familiarità con i vecchi registi del cinema italiano, come Antonioni, Fellini, De Sica o Scola. Però, ho anche visto "Il Divo" e mi è piaciuto tantissimo. In questo momento della mia carriera adoro dedicarmi alla commedia, il genere che mi piace di più, perchè lo trovo divertente, ha meno restrizioni e puoi sperimentare o osare qualsiasi ruolo, ti consente di essere davvero più spregiudicato. E in particolare, la commedia italiana è tra le migliori: gli italiani riescono a far ridere mettendoci dentro alla storia anche elementi seri e drammatici». Accanto al divo, c'era una radiosa Monica Bellucci, da poco diventata mamma per la seconda volta, che ha invece svelato come «sul set tutti noi attori italiani eravamo intimiditi dalla star americana, ma quando abbiamo conosciuto l'uomo che si celava dietro al suo talento, ce ne siamo tutti innamorati. Nel film interpreto una donna di 40 anni senza figli, che non è riuscita a realizzare nulla nella vita, né sentimentalmente e né professionalmente. E per questo si sente completamente alla deriva. L'"oltre" per una donna arriva prima che per un uomo e quando una quarantenne non ha costruito nulla di buono, alla fine è davvero troppo tardi perché possa farlo dopo gli anta». «Manuale d'amore 3» dovrebbe uscire per San Valentino 2011, pronto a seguire il successo e i trionfi dei primi due film già campioni al box office, con 35 milioni d'incasso per entrambi.

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