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Aspettando il risveglio di «Pasticcio»

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Inuna vita più difficile di prima, ma che lui affronta con coraggio ed energia e sempre con il sorriso. Anche mentre suona il suo sax. È la storia di Maurizio De Antoniis in Pernaselci detto «Pasticcio», così come lo chiamano tutti per via del suo essere insieme geniale e scombinato. Pasticcio è il sassofonista della Original Slammer Band, un gruppo musicale che si forma alla fine degli anni '80 e ottiene subito un buon successo nel circuito romano e nell'Italia centrale. Concerti e produzione di cd (finora cinque) si susseguono e numerosi sono i premi che la Slammer si vede assegnare. Pasticcio ha l'arte nel sangue, riesce a fare musica con qualsiasi oggetto gli capiti sotto mano, il suo sax suscita profonde emozioni. Poi un momento, una frazione di secondo e la vita cambia. Un frontale in bicicletta contro un furgone, è il 26 luglio del 2003, Pasticcio si addormenta e resta sospeso per tre lunghi mesi tra la vita e la morte. Da quel maledetto giorno, cambia anche la vita di Edoardo e di Diego, suoi compagni della Slammer. Edoardo Inglese è la voce della band, va al policlinico di Tor Vergata tutti i giorni. Passa dall'iniziale sconforto, quando sembra che non ci sia nulla da fare, alla speranza. Sta vicino all'amico, gli parla, gli fa ascoltare la musica. La musica di Miles Davis, di Charlie Parker, di Frank Zappa, della Slammer. Poi la sera scrive su un blog, nato per promuovere arte. Il web diventa così un mezzo d'informazione sulle condizioni di Pasticcio e un modo per Edoardo di scaricare le emozioni accumulate durante la giornata. Anche gli amici lontani si tengono informati, scrivono i loro ricordi e le loro speranze. Pasticcio dà segni incoraggianti di ripresa, viene dichiarato "fuori pericolo", si sveglia, sembra un miracolo. Ma non è finita: adesso bisogna contare i "danni". La gamba e il braccio destro sono paralizzati così come la parte sinistra del volto, ma il danno maggiore è la perdita del linguaggio. Inizia una lenta e faticosa riabilitazione nella clinica romana Santa Lucia. Anche qui Pasticcio si fa subito benvolere: dispensa sorrisi, ride e fa ridere: se non ancora con le parole, riesce comunque a farsi capire benissimo. Suona una piccola tastiera che Edoardo e Diego gli hanno portato, parla, nel suo linguaggio fatto tutto di consonanti, è sempre in movimento e anche se ha problemi di concentrazione e si stanca facilmente, lotta e sembra sempre vincere lui. Il 7 giugno 2004 tutto il personale medico del Santa Lucia ha le lacrime agli occhi: Pasticcio viene dimesso dalla clinica. Anche lui sembra dispiaciuto di lasciare quelle persone che non sapranno mai come era prima, ma che lo hanno aiutato a rinascere, con competenza ed affetto. Da brivido il concerto organizzato dalla Slammer nella palestra della clinica per celebrare l'evento. Il pubblico è composto da pazienti con i loro cari, il personale del Santa Lucia e gli amici di Pasticcio, tutti felici e dondolanti sulle note della band e commossi ad ogni attacco del sax che Maurizio ha ripreso a suonare. Un sax speciale che suona con una mano sola: è stato costruito a Macerata su misura e lui regala le stesse emozioni di prima, forse di più. Edoardo termina così la sua missione d'informatore attraverso il blog. Il suo diario adesso è diventato un libro: «COL FIATO SOSPESO Aspettando il risveglio del sassofonista della Slammer Band». Un libro che non è nato per essere tale e forse proprio per questo risulta straordinariamente vero. Drammatico ma mai patetico, risulta anzi ironico e brillante. Protagonisti, oltre a Pasticcio, sono l'amicizia e la musica.

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