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La sobrietà è sexy e casual

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L'eleganzaè un insieme di fascino, savoir faire, cura dei dettagli, modo di muoversi e parlare, buon gusto, sicurezza di sè. L'eleganza non è mai ostentazione ma un modo di essere, e come diceva Coco Chanel, non è indossare un vestito nuovo. Benchè sia un dono innato e dal latino «eligere» è saper scegliere, nessuna donna (ma neanche uomo, sia chiaro) è condannata alla volgarità o all'appariscenza. Le adolescenti si lasciano conquistare dalle mode e raramente sono raffinate perché l'eleganza si raggiunge con l'esperienza. Diventate adulte dobbiamo osservare attentamente attrici, cantanti e vetrine, munirci di uno specchio, quello che non tradisce mai, e poi, con grande onestà e senza incertezze, fare delle scelte. E allora, saranno pure 100 i capi immancabili nell'armadio di una donna chic, ma se il nostro armadio è meno capiente e il nostro portafoglio meno pieno le scelte si «restringono». Se abbiamo superato gli «anta» inutile insistere con gli stivali da cowboy o le All Star, si può essere comunque alla moda con le ballerine di Repetto o di Roger Vivier, se adoriamo i pantaloni, si può essere sportive in jeans, meglio se non a calzamaglia, con una T-shirt bianca «alfa e omega dell'alfabeto della moda» (come dice Armani), e un blazer, la giacca che fonde stile maschile e femminile, che è brillante e sexy, formale e casual. Certamente, nessuna di noi può fare a meno del «petit noir», ovvero il tubino nero salva-situazioni: è l'unico abito che ci dà un tocco di eleganza senza troppa ricercatezza. Con o senza maniche, con giacca o soprabito, con gioielli o foulard, ricordandoci sempre, prima di uscire, di togliere qualcosa... sarà sicuramente meglio.

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