Cerca
Logo
Cerca
Edicola digitale
+

Gianni Agnelli sponsor di Walter Chiari

default_image

  • a
  • a
  • a

Lalocandina di quest'ultima pellicola, in cui Chiari mostrava una «virilità gorillesca», fu censurata da Giulio Andreotti, allora sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega allo spettacolo: a rivelarlo è Tatti Sanguineti, amico intimo e massimo esperto italiano dell'attore scomparso 19 anni fa. Da oggi il critico cinematografico sarà voce e volto de «Il cinema ritrovato: Tatti Chiari amicizia lunga», una retrospettiva di film di Walter Chiari in onda da oggi, dal lunedì al venerdì, alle 15 su Iris. Ambientata in alcune delle cineteche più note d'Italia, la rassegna offre le più significative e misconosciute pellicole interpretate da uno dei maggiori personaggi dello spettacolo italiano, passato in breve tempo da simbolo della Dolce Vita all'emarginato vittima del consumo di droga. Sanguineti ha attinto dal suo smisurato archivio e dai tanti ricordi per raccontare, nello spazio di 8 minuti, curiosità e chicche sulla vita e sui film dell'attore morto il 20 dicembre 1991. «Vivere con lui era rocambolesco, esaltante, avventuroso - dice - Un piacere che mi ha cambiato la vita. Ha fatto di un piccolo borghese di provincia, un uomo più consapevole, spericolato e più vivo. Era molto generoso. Il suo motto era "regalarsi e ri-regalarsi". Non passa giorno senza che io non pensi a lui», confessa Sanguineti, che sta pensando di dare presto alle stampe un libro dedicato all'amico scomparso. Racconta: «Walter era molto amico di Agnelli, che frequentava e ammirava le soubrette della sua compagnia. Walter era un capocomico, che all'epoca era come un sultano». Poi ricorda il giorno in cui Chiari, detenuto nel carcere di Regina Coeli a Roma, dove restò durante quei 100 giorni che gli cambiarono la vita, seppe della nascita del figlio Simone: «È lì quando gli si apre una porta e si trova davanti a un telefono. All'altro capo del filo c'è Alida (Chelli, la moglie, ndr.) che gli annuncia "è nato tuo figlio"».

Dai blog