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«In tv guardo poco o niente ma amo i talent show»

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Amadeus,come si svolge il programma? «In questa trasmisione da diverso tempo sono i paesi italiani a essere protagonisti. È una sfida, che ha il sapore del gioco. Un po' come se fosse un derby. L'atmosfera, in studio e da casa, è piacevole. L'ossatura della trasmissione è, comunque, la stessa». Quanti comuni si sfidano? «Durante tutto il week-end i comuni sono due. Se vi abitano 6 mila persone, partecipano dal primo all'ultimo individuo». La prova più difficile? «Quest'anno ci saranno una serie di giochi nuovi. Per il passato posso dire che c'era una prova particolarmente dura: quella in cui i concorrenti dovevano giocare "alla trappola". Loro e il vip di turno dovevano oltrepassare con degli oggetti in mano un fitto reticolato di fili elastici». Quali vip ci saranno? «Faremo a turno ma, i nomi, per il momento ancora non li so. Ricordo comunque che a mia moglie l'anno passato fu assegnato il comune di Roccasecca. Rimase sei mesi in trasmissione». Per quale comune tifa? «Non tifo mai. Ma se conosco il paese non posso fare a meno di essere incuriosito. Insomma se sono andato in vacanza a Courmayeur e quest'ultimo gioca in trasmissione bè, sono curioso». Prossimi progetti? «Aspetto di saperlo anche io. Fosse per me, condurrei anche per 24 ore al giorno». Vive a Roma o a Milano? «Milano. Ma vengo a Roma nel finesettimana per la trasmissione. È la città che mi ha battezzato, ci ho vissuto tre anni quando esordii con "Festa di classe"». Lei cosa vede in tv? «Io? Poco o niente. Qualche film... Guardo molte prime puntate per curiosità e poi mi piacciono i talent-show, come "Amici" o "X Factor"».Foto Sirolesi

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