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Cutrufo: «Macché ticket Bisogna pensare ai servizi da offrire ai nostri turisti»

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Paroladi Mauro Cutrufo, senatore, vicesindaco di Roma e «padre facente funzioni» di quel progetto che si chiama Roma Capitale. «La tutela di un bene artistico è, Costituzione dice, in capo al Mibac - spiega Cutrufo - Quindi, inutile chiedere fondi per gestire autonomamente manutenzioni straordinarie che non ci competono. Noi, con il progetto di Roma Capitale, abbiamo invece pensato a un contributo di soggiorno che ci consenta di provvedere ai servizi». Roma, «il cui centro storico da solo è grande come tutta Firenze dal raccordo nord a quello sud - dice Cutrufo - ospita ogni anno 13 milioni di turisti di cui 4 visitano il Colosseo. Ogni anno: questo significa che con il contributo sul biglietto di 1 euro entrano nelle casse del comune 4 milioni di euro. E 4 milioni di euro non sono davvero pochi». L'euro in più per visitare l'Anfiteatro più famoso del mondo servirà anche per perequare il contributo chiesto sul soggiorno. «Attenzione, però: abbiamo avanzato la proposta al Mibac, che ancora non l'ha accolta e l'abbiamo fatto per evitare che l'unico soggetto d'imposta siano gli albergatori». Tutto questo porta ad avere la massima attenzione ai servizi che devono essere offerti, primo tra tutti la pulizia: «nessuno lo sa e nessuno se lo chiede, ma sapete quante volte l'Ama passa a Fontana di Trevi o piazza di Spagna? sette volte al giorno», afferma Cutrufo. Un servizio necessario, che costa. Così come costa tenere i musei aperti at all times e valorizzarli con i più raffinati metodi di intrattenimento. E i milioni di euro provento del contributo di soggiorno potrebbero servire: «le entrate - dice Cutrufo - vanno sempre bene».

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